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Femminicidi nel Vicentino

Una rosa per Alessandra e Rita sulla panchina rossa. Marcia silenziosa e fiaccolata per non dimenticare le vittime

Una rosa bianca deposta dal sindaco di Sovizzo nella panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere
Una rosa bianca deposta dal sindaco di Sovizzo nella panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere
Una rosa bianca deposta dal sindaco di Sovizzo nella panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere
Una rosa bianca deposta dal sindaco di Sovizzo nella panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere

Le comunità Montecchio Maggiore e Sovizzo, ma anche Vicenza, si stringono attorno alle famiglie Zorzin e Ghiotto e in particolare a Marco, marito di Alessandra, e alla loro piccola figlia di 2 anni. La giovane donna di 21 anni è stata selvaggiamente uccisa mercoledì 15 settembre in Valdimolino. «Si tratta della terza vittima di femminicidio in Veneto nel giro di pochissimi giorni - ricorda Paolo Garbin, Sindaco di Sovizzo - Non ci sono parole che possano descrivere questo gravissimo accaduto».

Il primo cittadino di Vicenza, Francesco Rucco, ha invitato i colleghi sindaci ad abbassare le bandiere a mezz’asta per ribadire la propria ferma condanna contro ogni forma di violenza. Anche Sovizzo, nel proprio municipio, ha regalato questo semplice ma significativo gesto ad Alessandra e a tutte le vittime di femminicidio. In aggiunta, una rosa bianca è stata deposta dal sindaco, nella panchina rossa della piazza, simbolo della lotta contro la violenza di genere. Nel giorno del funerale di Alessandra, inoltre, sarà proclamato il lutto cittadino.

Sui social, infine, è nata l'iniziativa di organizzare in piazza Duomo a Montecchio Maggiore una fiaccolata per Alessandra, in programma nei prossimi giorni. «Mi sento smarrita e disorientata, in una sensazione di impotenza. Condivido un senso di avvilimento non sapendo come aiutare queste donne, amiche, sorelle e compagne di vita, non comprendendo l'incontrollata e ingiustificata aggressività degli uomini - afferma la consigliera regionale di Montecchio, Milena Cecchetto -. Servono leggi più efficaci. Una cosa è certa: il colpevole è sempre e solo chi commette la violenza, e solo su costoro bisogna agire, e in fretta e senza troppi pregiudizi e scusanti». 

 

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E dopo la fiaccolata di Noventa per Rita, uccisa una settimana fa dal marito a Noventa, domani, sabato 18 settembre, si terrà a Vicenza una «Marcia silenziosa» per dire stop alla violenza alle donne, organizzata dal Comune e dal Centro Antiviolenza di Vicenza, dopo i due femmincidi di Alessandra Zorzin e Rita Ameze che si sono consumati in provincia. Ieri, in consiglio comunale, l’assemblea ha ricordato con un minuto di silenzio i drammatici episodi che hanno colpito l’intera comunità, e il Comune di Vicenza ha esposto le bandiere a mezz’asta.

 

 

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