VICENZA. Nuove prove e testimonianze che secondo la famiglia andrebbero a irrobustire la tesi che Gianluca Fanesi, l’ultrà della Sambenedettese finito in coma dopo la partita giocata al Menti dalla squadra marchigiana lo scorso 5 novembre, non si sarebbe ferito accidentalmente (cadendo dopo una corsa sfrenata in base alla ricostruzione della polizia) ma a causa di alcuni colpi subiti dai poliziotti in servizio quella domenica fuori dallo stadio.
«Non vogliamo accusare nessuno - ripete Massimiliano Fanesi, il fratello di Gianluca - ci atteniamo solo a quello che leggiamo e sentiamo -. Stiamo raccogliendo sempre più elementi e tutto farebbe pensare che dietro a quel furgone (il van del reparto mobile ndr) sia successo qualcosa di non accidentale».