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Vicenza

Truffe agli anziani in aumento. «Così insegniamo a difendersi»

Le denunce sono passate dalle 56 del 2022 alle 66 del 2023 ma spesso le vittime non dicono niente per vergogna

Il primo aspetto che preoccupa è che le denunce sono in aumento. Il secondo è che i numeri reali rischiano di essere molto più alti di quelli ufficiali perché chi è caduto nella trappola non sempre ha il coraggio di raccontare e di rivolgersi alle forze dell’ordine. 
Quando parliamo di truffe agli anziani parliamo non solo di un reato «particolarmente odioso perché prende di mira una fascia debole della popolazione» come ha sottolineato il questore Dario Sallustio ma anche di un sentimento di vergogna in chi lo ha subìto e che, appunto, talvolta preferisce tenere tutto per sé.

La prevenzione diventa fondamentale

Ecco dunque che la prevenzione diventa fondamentale. Nella giornata di ieri è stato illustrato il progetto “Insieme, contro le truffe” che vede polizia, Aspiag service (concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar) e l’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari fianco a fianco per contrastare il fenomeno. 

In un anno dieci denunce in più

«In generale le truffe, di qualsiasi tipo, sono in aumento - ha spiegato il questore -. Per quanto riguarda quelle agli anziani siamo passati dalle 56 denunce nel 2022 alle 66 dell’anno scorso. Da sempre siamo impegnati in attività di prevenzione e di sensibilizzazione. È fondamentale fornire informazioni chiare, consigli concreti perché le persone possano riconoscere i pericoli e difendersi». 
La campagna coinvolgerà tutta la provincia, attraverso la diffusione di opuscoli informativi realizzati dalla polizia. Il messaggio sarà diffuso sia negli oltre seimila condomini gestiti dagli amministratori iscritti ad Anaci Vicenza, sia attraverso la rete vendita di Despar, che distribuirà le oltre 50 mila copie di opuscoli in tutti i diciannove punti vendita Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Vicenza.

La sensibilizzazione sulle tecniche del raggiro

L’obiettivo è quello di sensibilizzare tutti i cittadini, fornendo informazioni utili e ricordando i numeri d’emergenza a cui rivolgersi per denunciare una truffa, stabilendo un collegamento diretto con le forze dell’ordine. Le tecniche dei raggiri variano, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: spillare soldi o gioielli alle vittime. A volti i malviventi si spacciano per tecnici che devono effettuare controlli nelle abitazioni sostenendo che ci sono problemi come perdite di gas; a volte dicono di essere carabinieri o poliziotti; in alcuni casi telefonano e spiegano di essere avvocati che difendono un loro parente finito nei guai. E poi, ancora, raggiri per strada, con la truffa dell’abbraccio (fingendo di conoscere la vittima la stringono in un abbraccio che è solo una scusa per sfilare portafoglio o gioielli) e poi, ancora, il trucco dello specchietto (incolpano un automobilista di passaggio di averlo danneggiato e chiedono di risarcire il danno in contanti).
Insomma, i metodi sono tanti, ai truffatori la fantasia non manca.

Diffidare delle persone che non si conoscono

È fondamentale non fidarsi mai di persone che non si conoscono anche se hanno un aspetto distinto o indossano uniformi e, soprattutto, non bisogna fare mai entrare in casa nessuno. Si tratta di malviventi abili, che spesso studiano le abitudini della vittima, prendono informazioni su di loro e sui familiari. «In caso di dubbio - ha concluso il questore - la prima cosa da fare è quella di chiamare i numeri di emergenza, il 112 o il 113. Chiedere aiuto, senza timore, può evitare di cadere in trappola».

Claudia Milani Vicenzi

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