All’improvviso il tribunale di Vicenza si colora d’arte. Diciamo la verità: il palazzo di giustizia di Borgo Berga non mette propriamente allegria, specialmente il piano interrato dove si svolgono le udienze dei processi. E così, due istituzioni come la scuola e il tribunale si sono unite per regalare un po’ di colore a un ambiente che, vuoi per la collocazione che non offre una grande luminosità, vuoi per il significato che per molti hanno quelle stanze, non era propria fonte di gioia.
Il progetto
Dallo scorso 19 giugno, 18 ragazzi del Liceo artistico Canova coordinati dalla professoressa Eleonora Pucci si stanno impegnando ad abbellire le quattro colonne centrali del piano interrato: immagini di Vicenza, richiami alla legge all’albero della vita. Ce n’è per tutti i gusti. E visti i primi risultati, d’accordo con la scuola il presidente del tribunale Lorenzo Miazzi, in accordo con il procuratore Lino Giorgio Bruno e con il presidente dell’ordine degli avvocati Alessandro Moscatelli, ha già deciso che, con ogni probabilità a queste prime 4 colonne se ne aggiungeranno altre sei. Se ne parlerà a settembre, quando i ragazzi della 4AL lasceranno spazio ad altri colleghi nel progetto Pcto (ex alternanza scuola - lavoro) che restituisce un nuovo volto al palazzo di giustizia.

Dopo l'estate si proseguirà con altri studenti
«Attività bella e positiva perché collaborano due istituzioni importanti, la scuola e la giustizia - commenta il presidente Miazzi - A noi porta un elemento di giovinezza. Questi ragazzi cambiano il vivere. Loro hanno visto una cosa seria e importante e sono stati molto bravi. E poi il risultato è bello. In tantissimi ci hanno tenuto a dirci che sono opere belle e cambiano l’aspetto di questo androne che era il più triste che si potesse avere perché basta guardare, un sotterraneo con le colonne grigie, tutto vasto senza nulla che lo abbellisse. Perfino le finestre sono tristi perché dall’altra parte c’è un muro. È un progetto che ci è piaciuto. Il primo risultato ci piace molto e continuerà dopo l’estate».
La professoressa Pucci, che insegna discipline pittoriche al Canova, racconta: «I ragazzi sono stati invitati a portare il loro contributo artistico in un ambiente dominato dal grigio. I ragazzi hanno portato dei progetti approvati dal presidente e dal procuratore. Dipingere sulle colonne è stata una sfida. Ora ci sono state chieste dieci colonne e proseguiremo. Ci è stato chiesto di rendere il tribunale colorato e sereno».