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Vicenza

Tribunale, l'ex presidente torna in aula. Sarà giudice monocratico

Alberto Rizzo in città dopo avere rassegnato le dimissioni dall'incarico di capo di gabinetto del ministro Nordio

Andatosene nell'ottobre 2022 per assumere l'incarico di capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, l'ex presidente del tribunale, Alberto Rizzo, torna al palazzo di giustizia di Borgo Berga. Questa volta però come giudice monocratico, senza alcun ruolo direttivo. La conferma del rientro di Rizzo a Vicenza - che nei mesi scorsi aveva presentato ben tre domande al Consiglio superiore della magistratura per poter ricoprire il ruolo di presidente dei tribunali di Firenze o Modena oppure in alternativa di presidente della Corte d'Appello di Brescia - è arrivata dallo stesso Csm con una delibera del 20 marzo scorso. L'effettiva rentrée dell'ex presidente, 65 anni, originario di Bressanone, è quindi questione di giorni (sarebbe già atteso all'inizio della prossima settimana).Rizzo dovrebbe svolgere la mansione di giudice tutelare subentrando ad Antonella Toniolo, che invece dovrebbe trasferirsi alla procura dei Minori di Venezia.

L'esperienza romana durata poco più di un anno

Di fatto l'esperienza capitolina dell'ex presidente del tribunale, che ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico a febbraio, è durata poco più di un anno. Il titolare di una delle poltrone più importanti del dicastero di via Arenula avrebbe mollato dopo essere entrato in rotta di collisione con la sua vice, la "zarina" Giusi Bartolozzi, ex magistrato ed ex parlamentare di Forza Italia. Le tensioni, tra i due, sarebbero state costanti e sempre più forti con la Bartolozzi che avrebbe accentrato sulla sua persona tutte le decisioni più importanti legate al ministero senza mai tenere in considerazione i responsabili dei vari uffici incluso lo stesso Rizzo che più volte sarebbe venuto a conoscenza di determinate scelte e decisioni a cose ormai fatte. E senza poter più intervenire per modificarle. Insomma una situazione insostenibile che a un certo punto aveva portato l'ex numero uno di Borgo Berga pesino a fare gli scatoloni.

Situazione difficile al ministero, Rizzo rientra a Vicenza

Un gesto piuttosto plateale per far notare evidentemente a tutti la propria insoddisfazione e la propria volontà. Ma a quanto pare il malessere di Rizzo non avrebbe smosso più di tanto il ministro Nordio che infatti - almeno ufficialmente - sulla situazione che si stava vivendo all'interno degli uffici del suo ministero non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione. Nemmeno sulle dimissioni dell'ex numero uno di Borgo Berga che proprio Nordio aveva fortemente voluto a Roma come uomo di fiducia chiamato appunto a reggere uno degli incarichi più importanti del ministero della Giustizia. E così, adesso, il 65enne magistrato di origini trentine è costretto a tornare sui suoi passi. Rizzo infatti almeno per un periodo compreso tra i sei e gli otto mesi è atteso a quello che in gergo giuridico è chiamato "bagno di giurisdizione".

Rizzo a Vicenza in veste di magistrato semplice

Ovvero quel passaggio a cui è chiamato chi, una volta lasciata la giurisdizione di provenienza ci deve rientrare. In questo caso, però non essendo più a disposizione il ruolo ricoperto in precedenza, Rizzo deve tornare a Vicenza in veste di magistrato "semplice". A ricoprire il ruolo di nuovo presidente del palazzo di giustizia di Borgo Berga sarà infatti Luigi Perina, 65 anni, di Roverbella, in provincia di Mantova, che tra l'altro vanta un lungo trascorso nel Vicentino. Nel 1989 arrivò a Lonigo come pretore, poi dall'inizio degli anni '90 e sino al 2011 è stato giudice del Lavoro nel tribunale che ora presiederà. Nel 2011 Perina si è trasferito al tribunale di Venezia divenendo presidente della sezione Lavoro. Dal 2017 è presidente della sezione Lavoro della Corte d'Appello; il suo ritorno a Vicenza, a reggere l'ufficio che fu di Rizzo, è previsto - più o meno - negli stessi giorni che vedranno il suo predecessore tornare alla base. La presidenza di Rizzo è durata dal 2015 all'autunno 2022 quando è iniziata la sua breve avventura romana. Una toccata...e fuga.

Matteo Bernardini

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