VICENZA. Le spese per la videosorveglianza potrebbero ben presto arricchirsi di una nuova voce: la tassa sulle telecamere prevista dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Un contributo annuo che ogni Comune dotato di una rete di “occhi elettronici” potrebbe essere tenuto a versare. La questione ha provocato una levata di scudi da parte di sindaci e amministratori vicentini. «Una cosa fuori dal mondo», insorge l’assessore alla sicurezza di Vicenza Dario Rotondi. «Assurdo», gli fa eco Antonio Tonello, sindaco di Montorso, il centro dell'Ovest Vicentino a più alta concentrazione di telecamere. «Aberrante», puntualizza Francesco Enrico Gonzo, sindaco di Isola e membro del direttivo di Anci Veneto.