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L'opera

Tangenziale Est di Vicenza, il progetto definitivo. Due anni di lavori tra viadotti e rondò

La Brescia-Padova ha depositato il progetto definitivo del prolungamento di via Aldo Moro in Provincia per le osservazioni. L’amministrazione: «Chiesta una proroga per i termini». Il 12 settembre un confronto con i cittadini
Il prolungamento prevede due viadotti, su ferrovia e strada Postumia
Il prolungamento prevede due viadotti, su ferrovia e strada Postumia
Il prolungamento prevede due viadotti, su ferrovia e strada Postumia
Il prolungamento prevede due viadotti, su ferrovia e strada Postumia

La premessa è esplicitata nella relazione del progetto della Brescia-Padova: «L’asse viario sud-nord che origina al casello di Vicenza est, denominato viale della Serenissima, via Camisano e via Moro e che risponde alla precisa esigenza di drenare su linee esterne ai quartieri cittadini i flussi sul lato est della città, si interrompe irrazionalmente in corrispondenza di via Bertesina, creando innaturali percorsi di rientro in città e di uso di viabilità minore». Da qui la volontà di riequilibrare questa «irrazionale» distribuzione del traffico con il prolungamento di via Aldo Moro; aggiungendo un nuovo tassello al sistema di tangenziali del capoluogo, con il braccio est.

Costi e lavori

Un’opera da 38,4 milioni (nel 2022 si parlava di 25 milioni), di cui 4,6 per gli espropri, che riguardano in gran parte terreni, e che prevede 21 mesi di lavori, come emerge con la deposizione in Provincia del progetto definitivo del “Prolungamento di via Aldo Moro dalla strada comunale di Bertesina alla Ss Postumia». Per i cantieri si dovranno attendere ancora 2 o 3 anni, ma intanto l’iter avanza. 

Si parla di un’infrastruttura di circa 2 chilometri più un altro per la bretella verso il casello di Vicenza Nord, con una corsia per senso di marcia oltre alla banchina esterna. Un progetto datato ancora luglio 2022 il cui iter di approvazione può proseguire ora con lo screening ambientale e la Conferenza dei servizi, dove il Comune potrà esprimere parere e prescrizioni. Comune che dovrà anche reinserire il tracciato nel Piano degli interventi. 

Il confronto con i cittadini

«Nonostante sia stata avviata dalla Provincia la raccolta delle osservazioni - evidenzia l’assessore a lavori pubblici e mobilità Cristiano Spiller - abbiamo chiesto che i termini siano sospesi e fatti ripartire a inizio settembre, così da portare a fine settembre il termine ultimo». E il 12 settembre l’amministrazione e i tecnici della Brescia Padova presenteranno il progetto ai residenti di Anconetta e Ospedaletto.

«È un’opera attesa da quasi 50 anni - le parole del sindaco Giacomo Possamai - il progetto contiene il tracciato scelto nel 2022 dalla precedente amministrazione e che siamo intenzionati a confermare». «Secondo gli studi di traffico - precisa Angelo Tonello, consigliere comunale delegato alle grandi infrastrutture - la riduzione su viale Anconetta e strada Postumia sarà circa del 25%, mentre in strada Ospedaletto attorno al 90».

Percorso e criticità

Come noto il 3 febbraio 2022 la giunta Rucco aveva dato l’ok alla soluzione a nord, scartando l’ipotesi Ospedaletto. Più nel dettaglio, il percorso sarà allineato, da via Aldo Moro a Strada Postumia, a quello dell’elettrodotto dell’alta tensione per «evitare - si legge nei documenti della Brescia-Padova - una nuova linea di “frattura” del territorio». Da progetto il nuovo asse, da sud verso nord, parte dalla rotatoria di via Aldo Moro, dove viene creato un ramo di innesto nord e dove verrà adeguato il percorso ciclopedonale, e prosegue verso la ferrovia, che verrà “scavalcata” con un viadotto lungo 90 metri e un’altezza massima di circa 10 metri.

Con una criticità: «L’obliquità tra asse stradale e asse binari - si legge - è in contrasto con le prescrizioni Rfi, e andrà gestita dialogando con l’ente». Superata la ferrovia, il tracciato prosegue fino alla nuova rotatoria “Postumia sud”. Un rondò a tre bracci con diametro esterno di 50 metri che collega il nuovo asse con la Postumia ad Anconetta attraverso un «ramo di collegamento di viabilità secondaria di circa 200 metri».

L’asse principale prosegue invece verso nord e supera strada Postumia con un viadotto lungo 80 metri e un’altezza massima di 5,5 metri. Dopo lo scavalco il tracciato torna a quota campagna, lasciandosi villa Imperiali sulla sinistra, e si connette alla rotatoria “Postumia nord”, grande come la precedente. In questo modo la strada si connette con la bretella Est verso il casello di Vicenza Nord e con la viabilità secondaria diretta sulla Sp42.

L’ultimo tratto si sviluppa per 400 metri parallelamente alla statale fino a intersecare la curva esistente di strada Postumia dove sorgerà la nuova “Rotatoria Ospedaletto”, 50 metri di diametro, che si immette sul raccordo per l’A31 Valdastico. 
 

Alessia Zorzan

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