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La bretella dell'Albera

Sottopasso blindato contro i transiti abusivi

La fase del fai-da-te in strada Pian delle Maddalene è durata poche settimane: il tempo, per le imprese che stanno eseguendo i lavori della bretella dell'Albera, di accorgersi che nonostante il sottopasso realizzato nell'ambito della tangenziale nord non fosse ancora ufficialmente aperto, gli automobilisti se ne erano "impadroniti", transitando indisturbati. Tuttora il manufatto della strada che collega Vicenza e Monteviale non è operativo, ma a certificarlo stavolta non ci sono soltanto i jersey bianchi e rossi, ma delle barriere di cemento, ben più pesanti e difficili da rimuovere. Sbarramenti che Anas ha fatto sistemare ai due ingressi dell'infrastruttura per correre ai ripari dopo i passaggi "abusivi" di auto, furgoni e trattori che dalla metà di luglio sono stati notati percorrere il collegamento.

Per la verità, a un primo sguardo, il sottopasso risulta completato, ma la parola fine non è ancora scritta sulla pietra. «Mancano le rifiniture», fanno sapere da Anas, segnaletica orizzontale compresa, il che non permette di percorrerlo in sicurezza. Dopo l'inaugurazione del gemello di strada Ambrosini, aperto al traffico dal 14 aprile, il cronoprogramma prevedeva l'entrata a regime del manufatto di strada Pian delle Maddalene alla fine dello stesso mese, ma così non è stato.

E ora il comitato dell'Albera, che segue da vicino lo stato di avanzamento della bretella, torna a chiedere spiegazioni. Sul tema, il consigliere del Partito democratico Giovanni Rolando, che del Comitato è anche portavoce, ha presentato un'interrogazione, nella quale chiede lumi anche su un altro nodo fatto emergere dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron: il sottopasso è stato progettato «dimensionalmente troppo grande» rispetto alla strada, aveva evidenziato nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale il numero due di palazzo Trissino, aggiungendo che «Dovranno essere investite risorse per allargare e sistemare Pian delle Maddalene che si trova ad avere un nuovo sottopasso fruibile e una rete di strade comunali alle quali in fase di progettazione non è stata prestata la dovuta attenzione».

Parole che non sono rimaste inascoltate. «Dobbiamo forse temere un cambio di progetto che avrebbe l'effetto di rallentare ulteriormente i lavori?», si chiede ora Rolando. Ma Celebron smorza i sospetti: «La mia era stata soltanto una considerazione. L'opera è in capo ad Anas e il Comune non ha voce in capitolo, come nel caso dei ritardi in strada Pian delle Maddalene. Occorre bussare a un'altra porta».Intanto, il comitato dell'Albera allarga lo sguardo alla bretella nel suo insieme e fa letteralmente i conti.

«A distanza di 4 anni e mezzo dalla data di inizio lavori - fa notare Rolando -, l'opera infrastrutturale più importante per Vicenza, in cantiere dal 21 marzo 2018, fa registrare un avanzamento lavori del 63 per cento. E stiamo parlando di un totale di 5,3 chilometri di arteria». Di più: «Dall'inizio del 2022 si è avanzati dell'8 per cento. Il che equivale all'uno per cento, o poco più, al mese. Di questo passo - conclude il dem - l'ultimazione lavori avverrà nel 2025. Inaudito»..

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