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L'allarme ambientale

L’aria è irrespirabile, scatta l’allerta rossa in tutto il Vicentino

Massimo livello di guardia in ottanta comuni per lo smog. Nel capoluogo Pm10 oltre il limite ininterrottamente dal 10 febbraio e restano le limitazioni

Un’enorme macchia rossa. Così si presentano la provincia di Vicenza e quasi tutto il Veneto, che da oggi ad almeno fino a domani sono stretti nella morsa dell’allerta massima per lo smog. 
L’Arpav, con il bollettino del mercoledì 22 febbraio, ha decretato il secondo livello di allerta - quello rosso - per tutti gli agglomerati individuati nel Vicentino, ossia oltre all’area che fa riferimento alla centralina di Vicenza, anche quelle che dipendono da Bassano, Schio e Cinto Euganeo (che pur essendo in territorio padovano interessa una quindicina di comuni berici). Nel dettaglio sono ottanta - su 114 - i comuni vicentini sui quali sventola bandiera rossa a causa di una concentrazione di Pm10 da giorni oltre la soglia limite fissata dalla legge. Si “salvano” solamente 34 comuni che rientrano nella zona montana e che dunque non sono soggetti a valutazioni. L’esclusione dal monitoraggio non assicura tuttavia una qualità dell’aria ottimale, dato che in area montana rientra ad esempio anche Santorso, che confina con Schio. Difficile che le polveri sottili da record registrate nel territorio scledense nei giorni scorsi si siano fermate giusto al confine. 

Da tempo non si vedevano valori così alti

Il problema, tra l’altro, non è solo l’aria inquinata, ma il fatto che lo sia così tanto, con valori che da tempo non si vedevano o comunque non in maniera così prolungata. 
Martedì, ultimo dato disponibile, la centralina di Quartiere Italia, nel capoluogo, ha segnato 99 microgrammi di Pm10 al metro cubo d’aria, praticamente il doppio dei 50 fissati come limite da rispettare per la tutela della salute. In città l’asticella non scende sotto la soglia di tolleranza dal 10 febbraio, con picchi fino a 120-130 microgrammi. A Schio l’aria è “fuorilegge” dal 14 febbraio; martedì la centralina ha segnato 82 microgrammi di Pm10 al metro cubo d’aria con un record negativo registrato il 18 febbraio di 132 microgrammi. Bassano non ha una stazione di misurazione, ma è comunque considerato centro di riferimento. Ciascun comune del veneto, infatti, come precisato nelle pagine di approfondimento di Arpav, «è stato associato ad un’area di riferimento con caratteristiche omogenee dal punto di vista dei livelli di Pm10 misurati». Per ogni area, l’agenzia regionale «ha individuato un Comune e una stazione di riferimento per la misura del Pm10 dotata di strumentazione automatica e appartenente alla rete regionale qualità dell’aria».

Per i comuni che non hanno centralina si valuta il livello col sistema Spiair

Per i Comuni che non hanno l’analizzatore automatico, «l’unità organizzativa Qualità dell’aria di Arpav effettua la valutazione del numero dei superamenti del valore limite giornaliero mediante stima modellistica, con il sistema Spiair». Si tratta del “Sistema per la previsione dell’inquinamento dell’aria”, che «in base alle condizioni meteorologiche attese formula le previsioni numeriche sul Veneto per il giorno in corso e i due giorni successivi, con un dettaglio spaziale di 4 chilometri». Previsioni che almeno fino a domani non mostrano grandi miglioramenti per il Vicentino, dato che le polveri sottili - pur abbassandosi - potrebbero restare comunque oltre la soglia dei 50 microgrammi, con possibile permanenza in allerta rossa. Ma questo lo si scoprirà domani con il bollettino Arpav del venerdì. 

A Vicenza le restrizioni retano in vigore

Con il persistere dell’allerta rossa, nel capoluogo restano in vigore le limitazioni massime fissate dall’ordinanza del Comune. Almeno fino a domani in centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana dalle 8.30 alle 18.30 non possono circolare i veicoli privati (M1, M2, M3) benzina euro 0, 1, 2 e diesel euro 0, 1, 2, 3, 4, 5; i veicoli commerciali (N1, N2, N3) benzina euro 0, 1, 2 e diesel euro 0, 1, 2, 3, 4; i ciclomotori e motoveicoli (da L1 a L7e) non catalizzati, immatricolati prima del 2000 e i ciclomotori e motoveicoli euro 0, 1. Non potranno inoltre circolare tutti giorni, dalle 8.30 alle 12.30, i veicoli commerciali diesel Euro 5. Restano valide le eccezioni, oltre ai limiti al riscaldamento. 

Alessia Zorzan

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