Troppi studenti sui banchi, incognite sul servizio trasporti, timori per il moltiplicarsi dei contagi. Sul rientro del 7 gennaio pesano le preoccupazioni dei presidi e degli insegnanti che guardano scettici a quel 75 per cento di allievi ai quali garantire la didattica in presenza come stabilito dall’ultimo Dpcm. «È una percentuale troppo alta in rapporto alla curva epidemiologica - attacca la dirigente del Fogazzaro, Maria Rosa Puleo -, era già tanto il 50 per cento, ma passare da zero a 75 lo considero un azzardo. Sarebbe più prudente procedere a tappe, magari iniziando con il 25 per cento degli alunni in presenza per due settimane e al termine andare a verificare. Se le cose vanno bene passare al 50 per cento per altri 15 giorni e poi tirare nuovamente le somme». Ma, salvo cambi di rotta natalizi, non sarà così.