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Famiglia vicentina a Pescara

«Scampati per miracolo all’inferno della Pineta. Distrutta la nostra auto»

Un’immagine, presa dalla spiaggia, del terribile incendio che ha devastato la pineta dannunziana a sud di Pescara
Un’immagine, presa dalla spiaggia, del terribile incendio che ha devastato la pineta dannunziana a sud di Pescara
Un’immagine, presa dalla spiaggia, del terribile incendio che ha devastato la pineta dannunziana a sud di Pescara
Un’immagine, presa dalla spiaggia, del terribile incendio che ha devastato la pineta dannunziana a sud di Pescara

«Abbiamo passato alcune ore terribili. È stato il pomeriggio più drammatico della nostra vita. Le lingue di fuoco prima, e il fumo poi, pareva non ci dessero una via di fuga. Non sapevamo dove andare, tutti gridavano, il suono delle sirene dei pompieri arrivava da diverse direzioni. Abbiamo pensato, sbagliando, di tornare nel nostro campeggio per prendere le nostre cose, ma abbiamo rischiato inutilmente. La nostra auto è stata fortemente danneggiata dal rogo, mentre i nostri bagagli, da quanto abbiamo appreso, sono in salvo. Non so quando potremo tornare a riprenderli».

A parlare, ancora scosso, è Alberto Danieli, 47 anni, operaio, residente a Vicenza. Con la moglie Laura Melchioro, 46 anni, operatrice socio-sanitaria, e la figlia Giulia, 18, studentessa, ha passato una domenica infernale. La famiglia Danieli era infatti da qualche giorno in vacanza in Abruzzo, nella zona sud di Pescara, ed aveva trovato posto in un campeggio non lontano dal mare, a due passi dalla pineta dannunziana, uno dei posti più belli della città adriatica, cantata dal Vate. «È il secondo anno che veniamo qui in vacanza - racconta al telefono -, abbiamo degli amici e per fortuna alcuni loro parenti ci hanno dato ospitalità». 

 

 

 

Come noto, domenica una serie di incendi - probabilmente di matrice dolosa: ci sarebbero diversi punti di innesco - ha interessato Pescara e in particolare la zona litoranea a sud della città abruzzese. Le alte temperature e il vento hanno fatto rapidamente estendere le fiamme, che hanno rovinato l’area resa immortale dalla “Pioggia nel pineto”. Le lingue di fuoco sono arrivate fino alle spiaggia, provocando un fuggi fuggi generale. Decine le persone intossicate, danni incalcolabili. Ieri i vigili del fuoco erano ancora al lavoro per spegnere i roghi; numerose famiglie sono state evacuate, perché le loro abitazioni erano a rischio, e sono ancora fuori casa. 

«Noi eravamo partiti la mattina presto per fare una passeggiata - ricostruisce Danieli -, lungo il mare. Abbiamo pranzato in uno stabilimento, ed avevamo appena raggiunto il nostro ombrellone. Io e Giulia ci siamo stesi per dormire, mia moglie stava partecipando ad una lezione di yoga a riva». Padre e figlia sono stati svegliati all’improvviso da alcune urla, poi è tornata di corsa la moglie. «Si vedeva una colonna di fumo che si alzava dalla pineta, apparentemente a qualche chilometro da noi. Ci siamo spaventati ed eravamo indecisi sul da farsi, quando in brevissimo tempo il fumo e il fuoco si sono avvicinati. Allora siamo corsi verso il camping, ma le fiamme arrivavano anche da lì e siamo tornati in spiaggia. C’era una confusione terribile, abbiamo passato ore di terrore».

La Renault Megane della famiglia, posteggiata all’ingresso del campeggio, è stata rovinata dal fuoco. Non così il loro bungalow, al quale però per il momento non possono avvicinarsi. «Una famiglia che vive dall’altra parte della città ci ha messo a disposizione una stanza, sono stati squisiti. Ora cercheremo di tornare al campeggio, per prendere le nostre valigie. Noleggeremo un’auto per rientrare a Vicenza, vogliamo scappare da qui».  

Diego Neri

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