<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Campo Marzo, novantenne scippata: «Buttata a terra per pochi euro»

L’anziana ha raccontato di essere stata raggiunta da un individuo che voleva derubarla. L’episodio sarebbe avvenuto in una zona non coperta dalle telecamere

Aggredita, strattonata e malmenata. Tutto per portarle via pochi euro - venti - custoditi nella borsetta assieme alle chiavi di casa e ai documenti, «non avevo altro con me». È un episodio inquietante sempre, ma ancor di più in considerazione dell’età della vittima della tentata rapina avvenuta domenica scorsa: un’anziana di novant’anni. Succede in pieno giorno, succede in centro città.

Lo scippo in pieno giorno a Campo Marzo

Campo Marzo, ore 12.45 del 4 giugno. «Sembrava un film, io a terra, lui che mi strattonava per impossessarsi della borsa», ripercorre, scossa ma lucidissima, la protagonista dello scippo sfociato poi in un tentativo di rapina. La donna W.R, classe 1933, sta fortunatamente bene «ma mi sarei potuta rompere un femore o peggio», sospira. Sono trascorsi due giorni dalla vicenda, «e da allora non riesco più a dormire, continuo a rivedere la scena e non mi capacito di come una persona possa essere tanto violenta nei confronti di un’anziana come me». Un’anziana che, con eccezionale sangue freddo, è riuscita ad evitare che uno scippatore le strappasse la borsetta che teneva nel cestino della bicicletta, di ritorno dalla quotidiana passeggiata tra viale Roma - dove vive sola - e Campo Marzo. Un tragitto arcinoto alla donna, che abitualmente percorre quel tratto di strada ma che mai avrebbe immaginato di potersi trovare in una situazione tanto pericolosa e angosciante. «Mi conoscono tutti in zona, dai commercianti ai tanti ragazzi di colore che si vedono tra viale Roma e il parco, questo qui non lo avevo mai visto, mi ha sorpreso alle spalle».

L'aggressore, un uomo sulla quarantina, era anche lui in bici

Secondo il racconto della novantenne, che ha sporto denuncia negli uffici della questura di viale Mazzini, l’ “incontro” con il malintenzionato sarebbe avvenuto poco prima dell’ora di pranzo, lungo il viale alberato che costeggia il parco, dal lato di viale Venezia. La donna stava spingendo la bicicletta a piedi quando da dietro un uomo - anche lui in bici - l’ha raggiunta, affiancandosi e allungando la mano per afferrare la borsetta, infilata nel cestino. Come d’abitudine però, per precauzione le cinghie erano state “annodate” al manubrio e così il borseggio - rapido e volante - non è riuscito. Al contrario: alla reazione istintiva dell’anziana, l’uomo ha risposto spintonandola e facendola cadere a terra. «Quando mi sono resa conto di quello che stava succedendo ho fatto di tutto per trattenere la borsa, non so nemmeno come abbia avuto tutta quella forza contro un ragazzotto di 40 anni che non ne voleva sapere di arrendersi». Non pago, il balordo è infatti sceso di sella, tornando verso l’anziana che, sull’asfalto, era bloccata dal velocipede. «Lui tirava la borsa, ma tiravo anch’io, alla fine la catenella si è spezzata e lui finalmente se n’è andato».

L'anziana aiutata dai passanti, poi sono arrivati i figli

Anche perché la donna, in stato di choc, aveva cominciato a chiamare aiuto. A soccorrerla per prima una ragazza, a passeggio col cane, che assieme a due passanti l’ha aiutata a rialzarsi. «Non ho voluto andare in ospedale, non mi sono fatta male, i miei figli mi hanno raggiunta e abbiamo chiamato il 112». Immediato l’intervento della polizia e la formalizzazione della denuncia(«per tentata rapina»). In base alla descrizione della vittima, l’aggressore è un bianco di 40-45 anni, «ben vestito».

Elementi utili all’identificazione potrebbero arrivare dalle telecamere, ma non è chiaro se in quel punto tra Campo Marzo e la stazione ve ne siano. Nei prossimi giorni la tenace nonnina dovrebbe essere riconvocata in questura per visionare le foto di alcuni possibili sospetti. Resta, intanto, la paura, mista alla sensazione di impotenza: «Non so se ce la farò ad uscire di nuovo da sola, sono spaventata, al sindaco da poco eletto chiedo solo una cosa: non ci lasci soli in balia della criminalità».

Giulia Armeni

Suggerimenti