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Vicenza

Raid vandalico no vax, imbrattamenti in mezza città. Colpito anche l'ospedale

Le scritte e i messaggi (farneticanti) sono stati firmati con il simbolo del gruppo Vivi
Vicenza, imbrattamenti no vax

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza pandemica Covid-19 ormai da un mese, ma l’imbecillità continua a diffondersi. L’altra notte, il gruppo no vax che si firma “ViVi” ha effettuato un nuovo raid vandalico, ricoprendo di scritte deliranti diverse zone della città. Pare che i fanatici anti-vaccini abbiano alzato il tiro, imbrattando anche i muri esterni dell’ospedale San Bortolo. Le forze dell’ordine, che hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini indignati, sono al lavoro per tentare di risalire ai colpevoli. 

Gli imbrattamenti

La vernice spray utilizzata è sempre dello stesso colore, il rosso. Così come il simbolo, una “w” dentro un cerchio. Anche i messaggi vergati dai fanatici sono dello stesso tenore di quelli già letti in passato: “I tanti malori improvvisi sono morti da vax uccisi”; “Se non pretendete la verità perderete la libertà”; “Vax=morte”; “È da criminali assassini tacere i danni da vaccini”; “Medici pro vax boia nazisti”. E siccome i complottisti non si fanno mancare nulla, hanno messo nel mirino anche l’anidride carbonica e l’identità digitale, definendole “trappole criminali”. La seconda, inoltre, sempre secondo il gruppo ViVi, sarebbe stata creata con l’unico obiettivo di avere un “controllo totale” sulla società. Infine, gli immancabili insulti al presunto nuovo ordine mondiale (Nwo, new world order) che si starebbe adoperando per prendere il controllo dell’intero pianeta (o forse lo ha già fatto?), una delle principali e più diffuse tesi complottiste.
La zona maggiormente colpita è stata quella di San Bortolo, dove è stata presa di mira l’area del vecchio ingresso dell’ospedale. Nelle stesse ore, i no vax hanno lordato anche alcuni muri, cartelli stradali e fermate degli autobus. Gli stessi vandali sono entrati in azione anche lungo strada Marotiscana.

Caccia ai responsabili

Molti vicentini, ieri mattina, hanno notato le scritte apparse in giro per la città. Qualcuno di loro si è sfogato anche sui social network, chiedendo che i responsabili vengano individuati il prima possibile e che vengano puniti in maniera esemplare per aver disonorato la memoria delle vittime della pandemia. Gli investigatori della questura sono al lavoro per identificare gli autori dei raid vandalici, che in passato avevano imbrattato anche sedi di sindacati e di partiti e qualche scuola. Le bocche sono cucite. Si mantiene il massimo riserbo per non compromettere l’attività investigativa. Secondo quanto è stato comunque possibile verificare, i poliziotti sarebbero in possesso di alcuni elementi che avrebbero consentito loro di seguire una pista precisa. Al momento, sarebbe però solamente una serie di indizi che necessita del sigillo delle indagini. 

Valentino Gonzato

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