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Vicenza

Chiuso in uno stanzino e costretto a girare un video: l'incubo del 14enne sequestrato e pestato

Il ragazzino si era avventurato all'interno dell'ex consorzio agrario in via Divisione Julia. Arrestato il senzatetto che gli ha spezzato un piede a bastonate
Il capannone che un tempo ospitava il consorzio agrario in via Divisione Julia
Il capannone che un tempo ospitava il consorzio agrario in via Divisione Julia
Il capannone che un tempo ospitava il consorzio agrario in via Divisione Julia
Il capannone che un tempo ospitava il consorzio agrario in via Divisione Julia

Una sfida tra adolescenti. Il brivido di addentrarsi da solo in un edificio abbandonato che si trasforma in un incubo. Un ragazzo di 14 anni è stato picchiato, minacciato di morte e sequestrato all’interno dell’ex consorzio agrario in via Divisione Julia da un senzatetto, Tarek Omri, tunisino di 42 anni, irregolare e arcinoto alle cronache, che aveva eletto l’edificio a propria dimora. A liberare il minore, al quale il clochard ha rotto un piede a bastonate, sono stati i carabinieri del radiomobile, allertati dagli amici della vittima che erano rimasti all’esterno. Omri è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, lesioni aggravate e minacce. Al termine dell’udienza di convalida, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. 

All'interno dell'ex consorzio agrario

Secondo la ricostruzione della caserma di via Muggia, l’episodio risale a domenica pomeriggio. Il gruppo di amici, tutti studenti tra i 14 e i 15 anni, si sarebbe avvicinato all’edificio dismesso. Gli adolescenti avrebbero cominciato a lanciare sassi contro le finestre, rompendone alcune. Dopodiché, forse per dimostrare il proprio coraggio, uno dei ragazzi ha deciso di entrare. La comitiva pensava che il capannone fosse deserto. Invece, si sbagliava. Mentre il minorenne camminava in mezzo a rifiuti di ogni genere Omri sarebbe spuntato fuori dal nulla all’improvviso. Era una furia per essere stato svegliato di soprassalto dal fragore dei vetri e ha sfogato la propria rabbia sul minore. 

Il 14enne preso a bastonate e minacciato di morte

Sempre in base agli elementi raccolti dai carabinieri del radiomobile, il tunisino avrebbe impugnato un bastone e cominciato a colpire ripetutamente il malcapitato, spezzandogli un piede. Omri, che aveva con sé anche un’ascia, l’avrebbe poi rinchiuso in uno stanzino e minacciato di ucciderlo se non avesse girato un video con il cellulare nel quale si assumeva la responsabilità di aver rotto le finestre del capannone, perché il senzatetto non voleva che la colpa ricadesse su di lui. L’adolescente, terrorizzato e in preda al dolore, ha obbedito per paura di subire ulteriori conseguenze fisiche. Tutto quanto sarebbe durato una ventina di minuti, che al minorenne sono però sembrati un’eternità.

L'allarme degli amici

Gli amici che lo aspettavano fuori dall’ex consorzio agrario hanno cominciato a preoccuparsi, perché non lo vedevano tornare. Hanno provato a chiamarlo, ma non hanno ottenuto alcuna risposta. E così, hanno deciso di dare l’allarme al 112. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa della caserma di via Muggia ha immediatamente inviato le pattuglie del radiomobile in via Divisione Julia. Nel frattempo Omri, che forse aveva compreso la gravità delle sue azioni, si è allontanato per andare a farsi la barba nella vana speranza di non essere riconosciuto dalla vittima in caso di intervento delle forze dell’ordine.

L'intervento dei carabinieri e l'arresto

I militari hanno raggiunto l’ex consorzio agrario a sirene spiegate. Hanno parlato con gli adolescenti che li stavano aspettando e sono entrati nel complesso fatiscente dove hanno trovato il ragazzo e il suo presunto aguzzino. Il primo è stato accompagnato all’ospedale San Bortolo, dove gli esami hanno evidenziato la frattura che è stata giudicata guaribile in una trentina di giorni. Omri è stato invece preso in consegna dai militari e trasportato in caserma. Al termine delle formalità è scattato l’arresto, come disposto dal pubblico ministero di turno Cristina Carunchio. 
Ieri mattina, lo straniero si è presentato in tribunale. Omri, difeso dall’avvocato Corrado Perseghin, avrebbe detto di aver reagito in quel modo perché i ragazzi lo avevano disturbato nel sonno. Al termine dell’udienza il giudice ha ordinato che il senzatetto venisse portato in carcere a San Pio X, come richiesto dal vice procuratore onorario Massimo Schiavon. 

Valentino Gonzato e Matteo Bernardini

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