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Vicenza

Prete scomunicato in tour, arriva l'altolà del vescovo

Alessandro Minutella è in Veneto con fra Celestino della Croce. La nota della Diocesi di Vicenza.
Alessandro Minutella e fra Celestino della croce, in tour in Veneto in questi giorni
Alessandro Minutella e fra Celestino della croce, in tour in Veneto in questi giorni
Alessandro Minutella e fra Celestino della croce, in tour in Veneto in questi giorni
Alessandro Minutella e fra Celestino della croce, in tour in Veneto in questi giorni

«Da due giorni, insieme a fra Celestino, mi trovo in Veneto, per stare vicino ai fedeli del Piccolo Resto Cattolico, in unione a papa Benedetto XVI, del Nord Italia. Presto verrà anche qualche altro sacerdote del Sodalizio Mariano. E così il progetto avanza e si diffonde, nonostante tutte le prove incontrate. Il Nord avrà presto un suo centro comune, come Piccola Nazareth a Carini». 
Inizia così l’ultimo lungo post di Alessandro Minutella in cui non manca di lanciare accuse, anche molto pesanti, contro la Chiesa, il Papa, i vescovi. È stato pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook Radio Domina Nostra, che conta quasi 90mila seguaci. 
Lui si firma “don” ma, in realtà, non lo è più: nel 2018 gli è arrivata la scomunica. Ecco perché dopo l’annuncio della lunga visita in Veneto, in corso proprio in questi giorni, non sono mancate le prese di posizioni da parte dei vescovi di Treviso, Venezia, Padova e, ieri, anche di Vicenza.

La nota del vescovo Brugnotto

Mons. Giuliano Brugnotto ha infatti inviato una nota con “indicazioni al clero e ai fedeli della diocesi relativamente agli incontri proposti in Veneto da Minutella e fra Celestino della Croce” invitandoli a «non prendere parte, tanto meno a ospitare, qualsiasi evento che preveda la presenza e l’intervento dei due».

Il vescovo ricorda innanzitutto il loro “curriculum”. «Alessandro Minutella, già presbitero dell’Arcidiocesi di Palermo - si legge - è stato scomunicato il 18 agosto 2018 per aver assunto ripetutamente posizioni radicalmente contrarie alla fede e all’unità della Chiesa ed è stato dimesso dallo stato clericale il 13 gennaio 2022 in quanto scismatico. Per questo non può celebrare sacramenti e sacramentali e non deve essere a nessun titolo accolto nelle nostre chiese e realtà ecclesiali per tenere predicazioni o incontri di catechesi. Fra’ Celestino della Croce (civilmente Pietro Follador), attualmente incardinato nella diocesi di Patti (Messina), ha ricevuto dal suo vescovo la proibizione di svolgere il ministero presbiterale in pubblico per le sue posizioni apertamente in linea con quelle di Minutella. La medesima proibizione si applica dunque anche nel territorio della diocesi di Vicenza, cui si aggiunge la revoca della facoltà di udire le Confessioni e impartire l’Assoluzione Sacramentale ai fedeli, nell’ambito del territorio della Diocesi».

«Il vescovo - si legge ancora nella nota - invita tutti i fedeli e le comunità cristiane del territorio a intensificare la preghiera per l’unità e la concordia nella Chiesa, perché crescendo la comunione ecclesiale, i cristiani possano favorire la crescita e la diffusione della pace e della fraternità nel mondo». Insomma il messaggio è chiaro: Minutella, che da anni prende posizioni che definire forti è un eufemismo contro Papa Francesco, accusandolo persino di eresia, non è gradito in Veneto. 

Il "don" rincara la dose

Un intervento, quello dei vescovi, che non sembra comunque preoccupare Alessandro Minutella che, anzi, rincara la dose nel suo lungo post e parla di primi giorni nella regione «entusiasmanti, sia per la risposta di quanti da subito sono venuti agli incontri di preghiera e catechesi, sia per l’atmosfera serena, gioiosa, fraterna, che li caratterizza». «Noi siamo qui, al Nord - la conclusione del suo messaggio - e avanziamo».

Claudia Milani Vicenzi

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