VICENZA. Una polemica sul testo de "La preghiera dell'alpino" divide sacerdoti e penne nere. Secondo don Maurizio Mazzetto, parroco di Vigardolo, e don Albino Bizzotto dei Beati costruttori di pace, quel riferimento a "rendi forte le nostre armi per difendere la patria" è anacronistico. "Oggi la patria non si difende uccidendo altre persone", sostengono. La risposta dell'associazione nazionale alpini arriva a stretto giro di posta. "La preghiera non si tocca, è parte della nostra storia e della nostra tradizione", osserva il presidente nazionale dell'Ana Sebastiano Favero. Con lui l'assessore regionale Elena Donazzan, il prete e alpino don Bruno Fasani e, con qualche distinguo anche Bepi De Marzi. La polemica è nata sulle pagine del GdV tra uno scambio di lettere tra lo scrittore Bepi Magrin e don Maurizio Mazzetto.