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La superstrada incompleta

Pedemontana incagliata da 20 mesi. Gallerie ancora sotto esame

Il tratto tra Malo e Montecchio pare pronto da mesi ma non apre ancora: manca l'ok tecnico della Commissione nazionale sui tunnel
Il tratto di Spv ancora chiuso nella valle dell'Agno, sullo sfondo il tunnel di Sant'Urbano. Ma l'attesa è per la galleria di Malo
Il tratto di Spv ancora chiuso nella valle dell'Agno, sullo sfondo il tunnel di Sant'Urbano. Ma l'attesa è per la galleria di Malo
Il tratto di Spv ancora chiuso nella valle dell'Agno, sullo sfondo il tunnel di Sant'Urbano. Ma l'attesa è per la galleria di Malo
Il tratto di Spv ancora chiuso nella valle dell'Agno, sullo sfondo il tunnel di Sant'Urbano. Ma l'attesa è per la galleria di Malo

Nei giorni scorsi a Cornedo-Brogliano, nella valle dell'Agno, un'auto è arrivata davanti alla sbarra del casello, convinta di poter entrare in Pedemontana. Aveva trovato le transenne di cantiere spostate e tutto lasciava intendere che la superstrada fosse accessibile: casello nuovo di zecca, segnaletica verticale e orizzontale approntata, asfalto perfetto. Una sola anomalia poteva destare sospetto: il deserto viabilistico.

Pedemontana: Il tratto tra Malo e Montecchio pare pronto ma non apre 

Quel giorno è stata allertata la polizia locale e l'automobilista solitario ha dovuto fare retromarcia. Perché la Pedemontana veneta rimane ancora un'incompiuta, e non solo perché il casello d'interconnessione con l'A4 non è ancora completato. Dei 90 chilometri tra Spresiano e Montecchio Maggiore, sono percorribili tutti quelli che arrivano a Malo. Ma da lì a Montecchio la superstrada resta un gigante dormiente: una striscia di asfalto che passa sotto la collina che separa Malo da Castelgomberto e poi solca in trincea la valle dell'Agno, passando nella galleria di Sant'Urbano a Trissino, per sbucare in località Ghisa a Montecchio.

Manca l'autorizzazione definitiva alla galleria di Malo

In apparenza è tutto pronto, ma c'è ancora un ostacolo sul quale l'infrastruttura si è incagliata: manca l'autorizzazione definitiva alla galleria di Malo da parte della Commissione permanente per le gallerie. È l'organismo nazionale che fa capo all'Ansfisa e che, solo, può rilasciare il lasciapassare tecnico per gli aspetti legati alla sicurezza dell'infrastruttura. Senza quel via libera, come aveva detto lo stesso presidente del Veneto Luca Zaia a giugno, la strada non può aprire al traffico.

Pedemontana incagliata da 20 mesi

Da allora però della Pedemontana e di quell'iter si sono perse un po' le tracce. Ora il Giornale di Vicenza riesce a dare conto del carteggio tra la Spv e la Commissione gallerie: emerge che questa è una partita aperta da ben 20 mesi. Sotto la lente, come detto, la galleria di Malo, il tratto più complesso del lungo cantiere della Pedemontana (prima pietra novembre 2011, a Romano d'Ezzelino): da un lato perché la galleria - che poi sono due tunnel, uno per senso di marcia, di circa sei chilometri l'uno - è stata oggetto di due sequestri giudiziari per altrettanti crolli durante i lavori, uno dei quali con conseguenze mortali per un lavoratore; dall'altro perché la caratteristica del suolo ("terreno sciolto") a Castelgomberto ha reso difficili e lenti gli scavi.

L'iter tra la Spv e la Commissione gallerie

Fatto sta che era il 2 febbraio 2022 quando la Spv trasmetteva all'Ansfisa la "documentazione di sicurezza della galleria di Malo". Il 14 febbraio di quell'anno veniva costituito il gruppo di lavoro in seno all'Ansfisa per la valutazione della documentazione ricevuta. A giugno l'organismo rispondeva a Spv, chiedendo una serie di integrazioni documentali, istanza alla quale il gestore della superstrada replicava il 29 luglio.

Un secondo round di richieste e risposte andava poi in scena tra il 10 e il 29 novembre. La documentazione fornita da Spv portava quindi alla delibera della Commissione permanente del 28 febbraio 2023: lì il verdetto è stato di «approvazione», ma con richiesta di ulteriore integrazione e una serie di «prescrizioni ai fini della messa in servizio» dell'opera: una lista di venti punti da soddisfare, dagli «approfondimenti in merito alle strategie di ventilazione» a quelli sul fronte della sicurezza antincendio. È stato chiesto anche di «redigere il Piano di gestione dell'emergenza» e che «siano effettuati test su scala reale sugli impianti di mitigazione».

Perché sulla sicurezza dei tunnel non si può scherzare

La palla è ora in mano alla Commissione, che non ha ancora fissato pubblicamente una data e un ordine del giorno per la prossima seduta. Secondo il ritmo "storico" dei lavori, la Commissione si riunisce in media ogni mese e mezzo, salvo l'estate dove "salta un turno": l'ultima seduta è stata quella dell'11 luglio 2023. Nei giorni scorsi il governatore Zaia e il ministro Matteo Salvini hanno parlato anche di Pedemontana. Da indiscrezioni, c'è fiducia che a breve possa muoversi qualcosa.

Del resto, come conferma Francesco Lanaro, sindaco di Cornedo, c'è molta attesa, non solo da parte delle categorie economiche. «La gente mi ferma per strada e mi chiede che fine ha fatto la Pedemontana, anche perché sembra pronta da tempo».

Interconnessione con l'A4 non sarà pronta prima di marzo 2024

Certo, manca ancora il casello d'interconnessione con l'A4, la cui costruzione è in capo all'Autostrada e che non sarà pronto prima di marzo 2024. Ma anche se lo fosse, la Spv deve superare l'esame-gallerie.

Marco Scorzato

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