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Allo stadio Menti

Pablito, la nuova piazza pronta nell'estate 2022

Un nove, due scarpette da calcio e un pallone. Comincia a prendere forma il largo Paolo Rossi. Meno di tre mesi dopo la presentazione del concept ideato dall'architetto vicentino residente a Londra Riccardo Cestari e voluto dall'amministrazione e dalla società L.R. Vicenza insieme a Federica Cappelletti, moglie di Pablito, ecco lo studio di fattibilità della nuova piazza che sorgerà davanti allo stadio Menti. No, clamorose novità non ce ne sono: ci sono, però, alcuni aggiustamenti che - studiati dall'architetto e dall'ingegnere Giovanni Fichera del Comune di Vicenza - trasformeranno quell'area pedonale in un luogo ancora più riconoscibile, con le aiuole a forma di nove e di scarpette da calcio. Pensieri che sono stati tradotti sulla carta e che dovranno, però, attendere un anno prima di diventare realtà, considerato che l'obiettivo è effettuare i lavori - che costeranno 250 mila euro - tra la fine del prossimo campionato e l'inizio di quello successivo. «Si tratta di un'importante riqualificazione della zona - afferma il sindaco Francesco Rucco con il vice Matteo Celebron e il direttore generale della società Paolo Bedin - una piazza che sarà un luogo di aggregazione per i cittadini ma anche per i tifosi che nel pre-partita avranno uno spazio in cui potersi ritrovare».

 

I simboli del progetto di ampliamento e riqualificazione del largo, come anticipato, saranno tre aiuole, che troveranno spazio nell'area pedonale che sostituirà l'attuale parcheggio pubblico di circa 1.400 metri quadrati; saranno una cinquantina di posti che verranno sacrificati «ma - interviene Celebron - diventerà uno spazio funzionale per il quartiere». In onore del bomber biancorosso due aiuole rialzate avranno la forma di scarpette da calcio («Che saranno decorate con fiori gialli per ricordare la scarpa d'oro», precisa Fichera), mentre la terza, a raso terra e in prossimità dell'ingresso principale dello stadio, avrà l'aspetto dello storico numero 9. Inoltre, con un gioco cromatico e compositivo della pavimentazione si affiancherà ad un'aiuola a scarpetta la sagoma di un pallone da calcio, simbolo sia del pallone d'oro vinto nel 1982 e anche dei tanti gol messi a segno dal capocannoniere mundial. Completeranno la realizzazione dell'area pedonale la nuova illuminazione a led, le caditoie per lo smaltimento delle acque meteoriche, l'installazione di nuove panchine e, infine, l'arretramento del cancello di delimitazione della zona tifosi all'inizio dello sviluppo, a ovest, del largo. L'intervento prevede anche la riqualificazione del muro est, che divide la sede del Centro di coordinamento clubs biancorossi e lo store, sul quale verrà affissa una gigantografia o un murales raffigurante Paolo Rossi. Fin qui i lavori che svolgerà il Comune. C'è poi l'intervento della società. «Andremo a recuperare le ex biglietterie in stile vintage», precisa il direttore generale Paolo Bedin. A concludere il tutto ci sarà poi la statua «di cui però si sta occupando la famiglia», sottolinea il primo cittadino.

 

Tutto sembra al suo posto. Peccato che manchi ancora un tassello: il via libera da parte della prefettura all'intitolazione. «La Soprintendenza - spiega Rucco - pochi giorni fa ci ha dato l'ok e il prefetto mi ha rassicurato che sta redigendo l'atto. Non è stato semplice visto che a Roma qualcuno pensa che dire Paolo Rossi sia come dire Alessandro Rossi. C'è voluta un po' di insistenza per farglielo capire». E aggiunge: «L'obiettivo è trovarci qui a settembre per l'intitolazione. I lavori del largo, invece, saranno nel 2022».

Nicola Negrin

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