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Il progetto

Nasce a Vicenza l'applicazione che guida gli "over" nel digitale

Utente fai da te? Ahi ahi ahi. Parafrasando un popolarissimo claim pubblicitario, per non incappare nelle insidie della rete meglio rivolgersi agli esperti.
Specie se i "turisti" cibernetici non sono proprio a loro agio tra i meandri della tecnologia, come nel caso delle generazioni dagli "anta" in su.
Per la "classe" degli anni Cinquanta (ma non solo) nasce "Boomerapp", un portale interamente dedicato all'assistenza e alla risoluzione dei problemi tecnico-informatici più tipici e frequenti tra i protagonisti - anagraficamente - del boom economico. Boomer, appunto.
A fornire un salvagente mediante consulenza virtuale è il vicentino Paolo Dal Lago, imprenditore digitale (amministratore, tra gli altri, di "Wordsmart.it", uno dei siti tecnologici più consultati in Italia), che già aveva dato il suo contributo sociale durante la pandemia con il progetto "Torniamo presto", pensato per i commercianti bloccati dal lockdown. Proprio osservando il target e la tipologia di richieste, Dal Lago ha pensato di dare forma a uno strumento che, da un lato, aiuta concretamente chi ne ha bisogno e, dall'altro, "libera" figli e nipoti dall'incombenza pressoché quotidiana di doversi improvvisare tecnici o factotum di telefoni e pc.
L'ultimo, grande ostacolo, per molti è stato (è) il green pass: «Come si scarica? Anzi, me lo "metti" tu nel cellulare?», è la domanda che i più giovani si sono sentiti ripetere a spron battuto negli ultimi mesi da genitori, zii, nonni. Tutta la platea di non-nativi digitali insomma che, giocoforza, si trova ad avere a che fare con un microcosmo tecnologico spesso alieno, che si tratti di installare una nuova app, di fare la spesa online, di risalire ad un vecchio amico attraverso i social o anche semplicemente di salvare un numero in rubrica o fare una videochiamata.
Di qui, dunque, l'intuizione del vicentino: «Siamo il "figlio in prestito" che ti aiuta con gli aggeggi tecnologici», si legge nell'home page di "Boomerapp". Altra precisazione, doverosa: «Siamo abituati anche alle domande più banali, non devi sentirti in imbarazzo».
Quante volte non si chiede infatti per paura di fare la figura degli "anziani"? Grazie ad un esperto a portata di mano - pardon, di computer o smartphone - questo non sarà più un problema. Basta infatti contattare uno dei "Boomer angel" per ottenere un appuntamento online, a cui accedere cliccando semplicemente su un link: si entrerà subito a colloquio con una persona in carne e ossa che darà tutte le risposte e le informazioni necessarie a risolvere rapidamente, e ovunque ci si trovi, l'inghippo tecnologico. In una fase successiva poi, la consulenza potrebbe diventare anche in presenza, con un "angelo" pronto a recarsi a casa del cliente per aiutarlo dal vivo.
«L'idea è proprio quella di essere un connettore tra le generazioni, perché ci siamo resi conti che il gap digitale è elevatissimo», sottolinea Dal Lago.
Nel team di tutor, per ora, ci sono cinque persone, ma la rete dell'aiuto è destinata ad allargarsi, tramite il recruiting di studenti e universitari tecnologicamente abili: «Ci siamo resi conto della necessità di un sistema come questo vedendo la quantità di richieste che ci arrivavano sul sito editoriale "Wordsmart.it", con il quale negli anni abbiamo scritto più o meno duemila guide in ambito digitale», racconta Paolo Dal Lago.
Si tratta, secondo quanto raccontato, di richieste di ogni genere, appunto - che vanno dalla programmazione di una playlist fino alla creazione dello Spid, sempre più richiesto e necessario soprattutto in epoca di pandemia- e che però per chi non è autosufficiente digitalmente costituiscono un ostacolo di enormi proporzioni nella vita quotidiana. Almeno fino ad oggi.

Giulia Armeni

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