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Vicenza

Movida in centro
con nuove regole
Ecco gli steward

I bar propongono nuove regole per gestire la “movida” in centro
I bar propongono nuove regole per gestire la “movida” in centro
I bar propongono nuove regole per gestire la “movida” in centro
I bar propongono nuove regole per gestire la “movida” in centro

Un “servizio di cortesia” e cartelli ad hoc per invitare gli avventori al rispetto dei residenti e della città. I baristi del centro storico decidono di autoregolamentarsi per porre un freno alla vita notturna in città. L’iniziativa rappresenta la seconda tappa in direzione dell’accordo tra Comune ed esercenti che avrà il compito di regolamentare la “movida” all’interno delle mura cittadine. Dopo un primo incontro in municipio tra amministrazione comunale e una ventina di gestori, quest’ultimi si sono ritrovati, assieme ai rappresentanti dell’Ascom, e hanno definito alcune proposte. Le idee sono attualmente al vaglio di Palazzo Trissino.

GLI STEWARD. Una prima proposta riguarda l’istituzione di un addetto da individuare tra il personale degli stessi locali, una sorta di “steward” deputato ad accogliere i clienti, ma non solo. «Questa persona potrà dare un aiuto magari regolando il flusso dei clienti all’esterno del locale - spiega Luca Stragapede, vicedirettore di Confcommercio Vicenza -. Sarà una figura a cui potranno fare riferimento gli stessi clienti; grazie ad essa si potranno gestire situazioni che potrebbero diventare critiche». Non si tratterà, in ogni caso, di buttafuori, sebbene alcuni locali del centro siano già dotati di un servizio di security. Questi nuovi steward sono stati pensati soprattutto per ovviare al problema dei clienti che, all’esterno dei bar, occupano la sede stradale, impedendo a volte il passaggio delle auto. «Penso sia un servizio positivo per i locali, per il Comune e anche per la stessa clientela - è l’opinione di Stragapede -. Potrebbe essere interessante pensare anche ad a formazione per queste figure».

I CARTELLI. Sono in fase di realizzazione, poi, da parte dell’Ascom, appositi cartelli da affiggere all’esterno dei bar. «Con questi avvisi - continua il vicepresidente dei commercianti -, i clienti saranno invitati a rispettare la città, i residenti e il patrimonio pubblico; sarà una cartellonistica standard».

LA DISCUSSIONE. L’iniziativa coinvolge in particolare una decina di baristi del centro, quelli che solitamente rimangono aperti fin dopo le 23.30. Nei prossimi giorni seguirà un nuovo incontro tra Comune e titolari dei bar: quest’ultimi contano di chiudere la partita già entro la fine della settimana.

I PUNTI CRITICI. I problemi legati alla “movida” in centro sono molteplici. Ad infastidire gli abitanti della zona sono ad esempio il volume della musica troppo alto, il vociare dei clienti all’esterno dei locali dopo l’orario di chiusura, gli assembramenti che creano problemi al traffico. Condotte che spesso inducono i residenti a chiedere l’intervento degli agenti della polizia locale. È emersa anche la necessità di pulire le pertinenze dei locali evitando di fare rumore ed è stato ribadito il divieto di servire alcolici a minori o a persone già ubriache. Rimangono valide le regole vigenti, tra cui la norma regionale che impone lo stop a musica e rumori, all’esterno dei locali, dopo le 23.30, e il divieto di uscire da bar e plateatici con bicchieri o bottiglie di vetro.

Matteo Carollo

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