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Vicenza

Monte Berico senza pace, la balaustra in pezzi

In piazzale della Vittoria a Vicenza si attende il ripristino delle colonnine dopo i ripetuti vandalismi.
Uno dei punti del monumento in piazzale della Vittoria dove le colonnine del parapetto sono state abbattute
Uno dei punti del monumento in piazzale della Vittoria dove le colonnine del parapetto sono state abbattute
Uno dei punti del monumento in piazzale della Vittoria dove le colonnine del parapetto sono state abbattute
Uno dei punti del monumento in piazzale della Vittoria dove le colonnine del parapetto sono state abbattute

Sono passati mesi dagli ultimi danneggiamenti, ma gli sfregi sono ancora lì. Per la balaustra di Monte Berico non è ancora arrivato il momento delle cure profonde dopo le lesioni subite in più occasioni nel corso dello scorso anno. Basta posare lo sguardo sul celebre monumento alla Grande Guerra per notare che in più punti il parapetto in pietra presenta dei “buchi”, in corrispondenza dei quali sono state posizionate delle transenne. Ma al netto di questi interventi puntuali per mettere in sicurezza l’area, non sono ancora scattate le operazioni di ripristino che dovrebbero riportare la balaustra alle condizioni originarie. Operazioni che attendono temperature più miti per essere messe in atto, a cura di Amcps, che prima di intervenire dovrà consultare la Soprintendenza. Sta di fatto che alcune colonnine “saltate” giacciono ancora nel prato sotto la recinzione.

I danneggiamenti

L’ultimo danneggiamento risale allo scorso agosto, ad opera di una ragazza di 20 anni, residente a Treviso, che senza patente si era messa alla guida dell'auto di un conoscente ed era andata a sbattere contro la balaustra di piazzale della Vittoria abbattendo sei colonnine, come ricostruito dalla polizia locale. Un comportamento che le era costato una multa salata di oltre 5 mila euro, con l’obbligo di accollarsi anche il costo del restauro.

La balaustra presa a martellata da alcuni balordi

Andando a ritroso, si trovano altri episodi simili nelle conseguenze finali. Lo scorso maggio, il monumento era stato preso a martellate da alcuni balordi. Anche in quel caso a farne le spese erano state sei colonnine. L'allarme era però stato lanciato almeno una decina di giorni dopo il raid, quando le registrazioni delle telecamere puntate sul piazzale erano già state cancellate dal sistema informatico. L'hanno fatta franca pure i vandali entrati in azione a fine giugno. Molti dei segni lasciati da vandalismi, però, sono ancora visibili a distanza di tempo.

I lavori di restauro

«Questione di qualche mese e interverremo per il ripristino dopo gli ultimi danneggiamenti - aggiorna l’amministratore unico di Amcps, Carlo Rigon -. Dobbiamo attendere la primavera perché l’ancoraggio delle colonnine vada a buon fine. Un intervento che andrà concordato come sempre con la Soprintendenza ed eseguito da un professionista restauratore».

L'interrogazione

Sulla situazione punta il dito anche la capogruppo del Pd in consiglio comunale, Isabella Sala, che interroga l'amministrazione sui possibili interventi di dissuasione e prevenzione, chiedendo «se le telecamere posizionate possano essere rivolte alla zona dove più spesso avvengono i problemi, se possano essere aumentate in numero, perché non si sia valutata l'opportunità di inserire dei panettoni di protezione, se si pensa si possa inserire un sistema per lettura delle targhe». 

 

Laura Pilastro

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