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I volontari

Mani vicentine nel fango per risollevare l'Emilia

Un centinaio i volontari della provincia berica nelle aree alluvionate. Gli operatori della protezione civile veneta in soccorso di sei Comuni
Dissesti I volontari della protezione civile veneta (nella foto un operatore di Sarcedo) lavorano anche per contrastare frane e smottamenti
Dissesti I volontari della protezione civile veneta (nella foto un operatore di Sarcedo) lavorano anche per contrastare frane e smottamenti
Dissesti I volontari della protezione civile veneta (nella foto un operatore di Sarcedo) lavorano anche per contrastare frane e smottamenti
Dissesti I volontari della protezione civile veneta (nella foto un operatore di Sarcedo) lavorano anche per contrastare frane e smottamenti

Vicenza e il Veneto in prima fila per l'Emilia Romagna. Niente parole, solo maniche rimboccate, fango e sudore. Oltre ai vigili del fuoco, anche squadre della protezione civile da mezza provincia, immediatamente dopo il disastro che ha squarciato la regione, sono saliti sui mezzi e hanno raggiunto le aree alluvionate. Il loro lavoro? Salvare vite, case, storie.

Volontari e Protezione civile partiti dal Vicentino

Tra i primi a partire i volontari della protezione civile cittadina. Sono cinque con motopompe e il mezzo anfibio, giunti nel Bolognese per dare supporto ai vigili del fuoco nelle operazioni di evacuazione delle persone. Dopo i primi interventi a Castel Guelfo, il gruppo di protezione civile comunale è stato dislocato in altre aree. Il gruppo era già sceso dopo la prima ondata di maltempo.

Ma sono partite anche squadre dai gruppi di protezione civile di Sarcedo, dell'Alto Vicentino e della Valle Agno che stanno operando da giorni. E pure il gruppo volontari antincendio e protezione civile di Cogollo è partito per le aree alluvionate. Contemporaneamente, però, i compagni non sono stati con le mani in mano. Un'altra squadra, infatti, venerdì scorso, si è recata nella scuola del comprensivo scolastico di Arsiero, dove si è concluso il percorso annuale di formazione sulla sicurezza, destinato a docenti, personale ed alunni.

Veneto in soccorso di 6 comuni dell'Emila Romagna

«Alla protezione civile del Veneto sono stati assegnati i comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella, Solarolo, Bagnara in Romagna e Cotignola - il report dell'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin che oggi sarà in Emilia Romagna e che resta in costante contatto con gli operatori, i sindaci e i coordinatori -. I primi tre, collinari, presentano moltissimi dissesti idrogeologici. Gli ultimi tre, in pianura, oltre 400 edifici allagati. Ieri sera è stato trasportato a Bagnara un container con 400 brandine per le necessità sia dei volontari che degli evacuati. A oggi sono accreditati 145 volontari che stanno operando nei sei comuni. La situazione è molto complessa».

La Croce Rossa di Vicenza

Anche la Croce rossa è in supporto alle operazioni di soccorso: sette volontari di Vicenza, uno di Schio e uno di Selvazzano arriveranno oggi con due mezzi a Faenza. Alcuni volontari avranno compiti logistici all'interno dei magazzini dove vengono stoccati e distribuiti beni di prima necessità. Altri avranno il compito di assistere la popolazione colpita dall'alluvione.

Scatta la solidarietà in città

Intanto, in città è scattata anche la solidarietà, grazie a Fridays for future e il Centro sociale Bocciodromo: ogni giorno, dalle 16 alle 20 fino al 26 maggio, negli spazi del centro sociale di via Rossi 198 sarà possibile donare cibi non deperibili e in scatola, pale e vanghe e pure stivali di gomma. La prima staffetta partirà questa mattina e altre ne seguiranno. E ieri il gruppo di attivisti è sceso in piazza per far sentire la sua voce contro il cambiamento climatico. Emblematico lo striscione che è stato appeso davanti a palazzo Trissino: "Fiumi pieni e falde vuote. Questa pioggia è crisi climatica. Solidarietà ai territori alluvionati".

Karl Zilliken

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