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Vicenza

Mancano i criteri di sicurezza: sospesa l'attività alla discoteca

Dopo la sospensione della licenza e la chiusura per quindici giorni imposte dal questore, ora arriva anche l'ordinanza del Comune. Il "The Loft-NuClub", la discoteca di via Zamenhof balzata più volte alla ribalta delle cronache per risse e altri episodi violenti, rimarrà chiusa per tre mesi a causa di numerose violazioni in tema di sicurezza. L'ordinanza firmata martedì dal dirigente del servizio Suap-Edilizia privata, turismo, manifestazioni del Comune è stata notificata ad Andrea Zausa, in qualità di legale rappresentante della società "Discovi srl" che è titolare dell'autorizzazione rilasciata per l'esercizio dell'attività di intrattenimento e svago nel locale nella zona est della città. Nelle quattro pagine dell'ordinanza viene elencata una lunga lista di irregolarità. Alcune prendono spunto dal verbale redatto dalla questura in seguito al sopralluogo effettuato l'8 maggio, a causa di una rissa scoppiata tra una trentina di avventori della discoteca. In quell'occasione erano state contestate a Zausa: la segnalazione da parte di alcuni residenti «di musica ad alto volume e di rumori vari provenienti dal locale durante tutta la notte e fino all'alba» e «l'installazione abusiva di una pista da ballo esterna, poi coperta»; «l'assenza di personale adeguatamente formato per fronteggiare eventuali emergenze, comprese quelle antincendio»; «l'assenza di un piano di emergenza»; «l'incompatibilità tra le misure di protezione attiva dichiarate nella parte antincendio del "Documento di valutazione del rischio" e quanto riscontrato nel locale». E ancora: «La presenza contemporanea di 289 persone, ben oltre il limite di capienza autorizzato di 259, con grave pericolo per la sicurezza e l'incolumità degli avventori»; «la presenza di giovani in grave stato di ebbrezza causato dall'eccesso di bevande alcoliche o che manifestavano resistenza ai controlli degli agenti oppure gravati da precedenti penali o di polizia». Inoltre, la clientela del locale, in passato, «era già stata protagonista in più occasioni di episodi delinquenziali e di violenza». In seguito al provvedimento del questore Paolo Sartori del 18 giugno, che ha portato alla chiusura temporanea del locale per 15 giorni per motivi di ordine e sicurezza pubblica, il 23 giugno si è riunita la commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che ha evidenziato altre criticità. Tra queste vengono sottolineate «l'inadeguatezza delle dimensioni dell'impianto elettrico di sicurezza»; il mancato rispetto delle misure di sicurezza «poiché i certificati attestanti il superamento del corso di addetti antincendio risultano successivi al provvedimento di chiusura del locale, essendo datati 22 giugno 2022». Oltre a tutto questo, si legge nell'ordinanza che «nell'area esterna risulta presente un'installazione mobile coperta, priva di autorizzazione, finalizzata, secondo quanto dichiarato dal legale rappresentate, ai provvedimenti di contrasto dell'emergenza Covid-19, che dovrà essere regolarizzata». Alla luce di tutto ciò, il Comune ha deciso di sospendere a Zausa «l'autorizzazione ad esercitare l'attività di intrattenimento e svago all'interno dei locali di via Zamenhof 427 ... per mesi 3 dalla data di notifica». L'amministrazione comunale ha inoltre vietato al titolare «di proseguire l'attività di intrattenimento e svago» avvisandolo «che l'attività potrà essere ripresa, qualora l'interessato dimostri di aver sanato la violazione». Il titolare potrà fare ricorso al Tar del Veneto contro l'ordinanza. 

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Valentino Gonzato

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