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L'appello di Zaia e Bottaccin

Maltempo, danni per mezzo miliardo. «Più pioggia che nel 2010, non andate a fare turismo macabro»

di Giorgia Cozzolino
Bottaccin e Zaia fanno il punto sui danni da maltempo
Bottaccin e Zaia fanno il punto sui danni da maltempo
Zaia e Bottaccin sul maltempo

Nel corso della quotidiana conferenza stampa al Centro di Protezione civile regionale, Luca Zaia ha fatto anche il punto della situazione maltempo che ha investito e sta tuttora toccando una buona parte del territorio veneto. Il presidente ha stimato danni per circa mezzo miliardo di euro e ha dichiarato aperto lo stato di crisi. Per i dettagli è intervenuto anche l'assessore Bottaccin.

 

Entrambi hanno sottolineato come gli eventi atmosferici recenti avrebbero potuto avere ripercussioni ben più gravi se, negli anni scorsi, non fossero stati fatti dei lavori previsti nel piano regionale.

 

«Ieri c'è stata più acqua del 2010. Se non avessimo fatto le opere fatte, nonostante i ricorsi e gli espropri che li hanno rallentati, Vicenza ieri sarebbe andata sotto acqua. Lavori che non venivano fatti da 80 anni», ha detto Zaia.  «Il dissesto idrogeologico continuerà ad esserci, possiamo solo incanalare l'energia della natura per fare meno danni possibili».

 

Zaia ha poi lanciato un appello a «non andare a intralciare i soccorsi in montagna. Ieri le forze di polizia hanno rispedito a casa molti turisti. Abbiamo frane ciclopiche, siamo nei "casini", non venite a fare turismo del macabro, fatele altrove le vostre storie Instagram. I danni sono tanti, ammontano a qualche centinaio di milioni di euro. Siamo già verso il mezzo miliardo. Per questo abbiamo già dichiarato lo stato di crisi».

 

L'assessore Bottaccin ha fatto il punto della situazione: «Per quanto riguarda la pioggia, la fase peggiore si è conclusa, abbiamo qualche ora di tregua ma le precipitazioni continueranno nei prossimi giorni. Le piene nei fiumi sono passate e non dovrebbero esserci particolari problemi, abbiamo invece elevato rischio valanghe nella parte alta del Bellunese. Abbiamo frane e strade chiuse, monitoraggio a vista per alcune, con evacuazione in alcuni casi. A Torri di Quartesolo si sta lavorando all'allagamento e ci sono 15 evacuati. Casa di riposo di Alpago, a Puos, con 76 ospiti evacuati».

 

E ha concluso: «Spesso facciamo opere che non si vedono, ma ne vedi gli effetti quando non ne vedi gli effetti. Se non si allagano le città come in passato il motivo sono queste opere. Ieri abbiamo avuto più acqua che nel 2010 e nel 1966».

 

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