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Vicenza

Furibonda lite tra cliente e calzolaio per una scarpa riparata male

È accaduto in via IV Novembre, a Vicenza. Sono intervenuti gli agenti della questura
L'intervento delle volanti della questura venerdì in via IV Novembre
L'intervento delle volanti della questura venerdì in via IV Novembre
L'intervento delle volanti della questura venerdì in via IV Novembre
L'intervento delle volanti della questura venerdì in via IV Novembre

Uno, il calzolaio, dice di essere stato aggredito dal cliente che lamentava come il lavoro fatto sulle scarpe che aveva portato a far riparare fosse stato eseguito male; l'altro, a sua volta, dice di essere stato spinto dal commerciante che lo voleva mandare fuori dal proprio dal negozio. La certezza è che per riportare la calma tra i due, venerdì pomeriggio intorno alle 18, sono dovuti intervenire tre equipaggi della sezione volanti della questura che, dopo una telefonata di soccorso partita da un'altra cliente del calzolaio, sono giunti in via IV Novembre separando i due litiganti e ascoltando la loro versione della vicenda. I due "contendenti", dopo il furibondo litigio (in cui avrebbe avuto la peggio il negoziante ferito al volto) sono entrambi ricorsi alle cure del pronto soccorso.

«In quattordici anni di attività non mi era mai capitata una cosa del genere - dice Alessio Fiorilla che ha aperto il negozio di via IV Novembre, in zona Araceli nel marzo 2010 - Quella persona è stata una furia. Non solo pretendeva indietro i soldi della riparazione, richiesta che tra l'altro avevo scelto di accettare, ma ne voleva addirittura il doppio. E quando ho rifiutato mi ha aggredito sferrandomi un pugno continuando poi a colpirmi una volta raggiuntomi dietro al bancone. Solo l'arrivo di un'altra cliente, che ha chiamato la polizia, ha evitato che il pestaggio nei miei confronti continuasse». Tutto sarebbe cominciato lunedì quando il cliente ha deciso di portare a riparare, dal calzolaio, un paio di scarpe da donna per poi andarle a riprendere (a lavoro eseguito) giovedì. Ma la riparazione a quanto pare non era riuscita visto che le scarpe si sarebbero scollate (proprio sul punto in cui avrebbero dovuto essere state riparate). A quel punto il cliente era tornato dal calzolaio. Ed evidentemente con tono non proprio conciliante.

«Ho ammesso la possibilità di avere forse eseguito un lavoro non a regola d'arte, ma può capitare. Capita a tutti, lavorando, di poter incorrere in un errore - spiega Fiorilla - Al cliente ho detto immediatamente di essere disposto a riparare nuovamente e naturalmente senza essere pagato le scarpe. Ma lui mi ha risposto che voleva indietro i soldi. Richiesta a cui ho acconsentito. Ma quando stavo per ridargli quanto aveva speso, mi ha detto di volere il doppio. Al mio rifiuto mi ha sferrato un pugno facendomi volare gli occhiali; quindi mi ha raggiunto dietro al bancone e ha continuato a picchiarmi e a minacciarmi. Non volendo passare dalla parte del torto ho incassato cercando di ripararmi. L'arrivo di un'altra cliente, che ha poi chiamato la polizia, mi ha salvato. È stato terribile. Una cosa così non mi era mai accaduta prima».

Il negoziante, ieri mattina, si è presentato in questura dove ha sporto denuncia nei confronti del suo aggressore. Che però, venerdì, ai poliziotti avrebbe fornito una versione diametralmente opposta rispetto a quella riportata dal calzolaio. Avrebbe infatti spiegato di essere stato spinto fuori dal negozio in maniera violenta dopo essersi mostrato non soddisfatto del lavoro sulle calzature.

Matteo Bernardini

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