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Vicenza

La protesta
«Siamo rimasti
in mutande»

di Giulia Armeni
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La protesta delle mutande in centro a Vicenza. COLORFOTO ARTIGIANA
La protesta delle mutande in centro a Vicenza. COLORFOTO ARTIGIANA
La protesta delle mutande in centro a Vicenza. COLORFOTO ARTIGIANA
La protesta delle mutande in centro a Vicenza. COLORFOTO ARTIGIANA

Sulle vetrine sventolano mutande bianche. Ma l'insolita bandiera, appesa da un barista e pronta a essere issata dai negozianti del centro storico, non è una forma di resa, anzi: è una promessa di battaglia. L'esasperazione di commercianti e artigiani comincia a prendere forma. E la forma, all'indomani dell'annuncio del premier Conte sulla ripartenza scaglionata dell'economia nella fase 2, assume quella, emblematica, dell'indumento più intimo. Perché, le associazioni di categoria di parrucchieri ed estetisti e i rappresentanti della vendita al dettaglio ne sono convinti, con un altro mese di serrande abbassate, fino cioè al primo giugno, ai titolari non resterà molto altro. 

 

Intanto la Cna del Nordest annuncia per dopodomani, 30 aprile, un flash mob di parrucchieri, estetisti e imprenditori del settore cura alla persona per chiedere al Governo la riapertura immediata consentendo di riavviare le loro attività. Nel Trentino A.A., Veneto e Friuli V.G. alle 19 si accenderanno le luci e le insegne dei negozi per cinque minuti, manifestando così contro la volontà del Governo di non riaprire i saloni di acconciatura e i centri di estetica prima dell’inizio di giugno. Il comparto è composto da 19.200 aziende nel Triveneto (13.350 in Veneto, 2.400 in Trentino e 3.500 in Friuli) e ha 31.000 addetti (21.000 in Veneto, 4.800 in Trentino e 5.000 in Friuli).

 

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. «Le imprese del nostro settore sono a rischio fallimento» dichiarano senza tanti giri di parole Renata Scanagatta e Valeria Ferron, presidenti delle categorie acconciatura ed estetica di Confartigianato impresa Vicenza, che giudicano la scelta del governo «incomprensibile e inaccettabile». «Dopo due mesi di lockdown non si può indugiare oltre - tuona Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto - ogni giorno di chiusura in più significa produrre danni gravissimi e mettere a rischio imprese e lavoro; i protocolli a garanzia della salute ci sono, per ogni tipologia di attività, è urgente aprire subito».

 

FLASH MOB DI BAR E RISTORANTI. Intanto questa sera alle 21, in un flash mob nazionale, ristoratori e baristi accenderanno le insegne e apparecchieranno per la cena in una singolare ed inedita contestazione.

 

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