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VICENZA

Il negozio sfitto del Comune diventerà un’enoteca

di Laura Pilastro
La giunta ha dato in concessione l’immobile a un operatore che lo trasformerà in una vetrina dei sapori del territorio
È in via di conclusione l’iter per la locazione dell’immobile comunale di 92 metri quadrati
È in via di conclusione l’iter per la locazione dell’immobile comunale di 92 metri quadrati
È in via di conclusione l’iter per la locazione dell’immobile comunale di 92 metri quadrati
È in via di conclusione l’iter per la locazione dell’immobile comunale di 92 metri quadrati

Un nuovo inizio per l’immobile sfitto al civico 10 di contra’ del Monte. Un inizio che ha il sapore dei vini e dei prodotti locali. È in via di completamento l’iter amministrativo che permetterà di riaccendere le vetrine dell’ex negozio di proprietà comunale, chiuso da oltre un anno, dopo aver ospitato temporaneamente, con la formula del comodato d’uso gratuito, l’attività dell’associazione “Viva Vittoria” per un’iniziativa contro la violenza sulle donne.

Il bando

Al bando per la concessione dello spazio di 92 metri quadrati, pubblicato dal Comune in marzo, avrebbe risposto soltanto un operatore economico, che si è aggiudicato la concessione dell’immobile per i prossimi 9 anni. Le operazioni della commissione che ha valutato la proposta si sono concluse nei giorni scorsi con la firma del verbale di avvenuta aggiudicazione. In attesa della determina con cui nei prossimi giorni si formalizzerà la decisione, è possibile conoscere almeno le caratteristiche dell’attività che si insedierà nell’unità immobiliare a due passi da piazza dei Signori. Si tratta di un’enoteca-cicchetteria, concepita come una vetrina dei produttori locali e dei sapori del territorio.

L’apertura è al momento un’incognita

Saranno necessari alcuni lavori di adeguamento e manutenzione. Interventi che, in base a quanto previsto dall’avviso pubblico, saranno a carico del concessionario; le spese sostenute, poi, saranno scomputate dal canone annuo di affitto. Il Comune aveva posto a base di gara l’importo di 30.900 euro.
Lo spazio, noto anche come “ex palazzo prefettizio”, lo scorso anno è finito al centro delle attenzioni della Soprintendenza per alcune criticità, costate al Comune una “multa” di 516 euro. Una sanzione comminata per la presenza di opere minori eseguite senza autorizzazione all'interno dei locali tutelati, che in passato ospitavano un'attività commerciale.

Tra gli interventi “bacchettati”, la posa di pannelli di legno a copertura delle pareti, delle vetrine e delle colonne tuscaniche, eseguiti dal precedente gestore. Coperture che le Belle Arti hanno ordinato di rimuovere «al fine di garantire la percezione del pregevole spazio architettonico», come indicato nella determina dello scorso maggio. Il Comune ha dovuto provvedere, dunque, al ripristino del luogo - costituito da locali al piano terra e al piano ammezzato -, per poi procedere con la ricerca di un concessionario. 

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