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Vicenza

Il giallo dei cimeli di Paolo Rossi

Un punto fermo per ricostruire le date di quando sono spariti i cimeli di Paolo Rossi dalla sede del club lo fissa Giorgio Carrera, il libero del Real Vicenza, grazie alla notizia pubblicata ieri dal nostro giornale. È un colpo di scena. Fino al 16 gennaio 2018, due giorni prima che il tribunale dichiarasse il fallimento del "Vicenza Calcio spa", la tessera Figc di Pablito firmata il 30 settembre 1970 con la Pignone Cattolica Virtus di Firenze; il contratto di B che lo legava ai biancorossi dal primo luglio 1976; il contratto dell'ingaggio per il primo anno di A del 20 agosto 1977 con i premi e il telegramma di convocazione per i mondiali del 1978 in Argentina, si trovavano ancora in sede.

La prova? Le fotografie scattate quel giorno dal consigliere comunale Andrea Berengo, che accompagna Carrera assieme all'amico Daniele Rossi all'incontro con l'amministratore giudiziario Nerio De Bortoli nella direzione generale del Menti.

 Dunque, i cimeli sono in sede quando il curatore diventa il dominus amministrativo della società in esercizio provvisorio che, fino alla cessione al nuovo proprietario Renzo Rosso a giugno di quell'anno, mantenne lo stesso organico dirigenziale con Moreno Zocchi direttore. Dunque, sono spariti tra il 16 gennaio e l'inizio di marzo 2018. 

 

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