VICENZA. Un documento che permette di fissare le proprie volontà in merito ai trattamenti e alle cure mediche che si vogliono permettere in futuro, nel caso in cui si dovesse cadere in uno stato vegetativo o di perdita della coscienza. In queste ore, dopo il caso del suicidio assistito in Svizzera praticato da Dj Fabo, il tema del testamento biologico è emerso con forte attualità. In città esiste la possibilità di ricorrere a questo strumento, ma non sembrano essere molti i vicentini interessati a usarlo: in cinque anni e mezzo sono stati raccolti solo 200 atti.