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Un'estate in sicurezza

Giovani, le regole dei baci. «Sicuri solo con i vaccini»

di Franco Pepe

È ancora vietato baciarsi in un tempo che è di quasi post-Covid, con il virus in precipitosa ritirata mentre davanti ai ragazzi si affaccia la stagione del cuore, quella in cui l’estate è complice per eccellenza di innamoramenti e passioni?

«I giovani hanno bisogno del contatto fisico ravvicinato. La probabilità che il bacio possa contagiare esiste perché il virus continua a circolare sia pure sommessamente. Ma è chiaro che più tempo passa, più i numeri si abbassano, e più questa eventualità si allontana», osserva il primario di pneumologia del San Bortolo Giuseppe Idotta. 


La cautela, però, non fa mai male. E la profilassi che da oggi diviene open per gli under 40 può essere il viatico migliore. «Sarebbe importante riuscire a vaccinare tutti i ragazzini. Non è solo questione di baci ed effusioni amorose. L’immunità di gregge si raggiunge immunizzando pure gli adolescenti dalle medie in su. Fra l’altro questo è un momento in cui i giovani sono stimolati a fare il vaccino, e, anzi, continuano a chiederlo».

 

Ma la riconquistata libertà può trascinare su terreni minati. «Meglio non fidarsi - ammonisce Vinicio Manfrin, primario di malattie infettive -. La mascherina, il distanziamento sociale sono le ultime cose da dover abbandonare». 

 

C’è chi raccomanda di limitarsi ai baci sulle labbra, di non andare oltre, di fermarsi prima, perché i droplets di qualcuno che si porti addosso in qualche modo il Covid possono essere piuttosto pericolosi. Ma è il vaccino, visto che in situazioni del genere non ci sarebbe proprio il tempo per fare il tampone preventivo, a dare il pass. 

 

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