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Vicenza

Frenata del Superbonus. A rischio i lavori in 200 condomini

Sono 1.200 in tutto il Veneto i cantieri ancora aperti: «Chiediamo una proroga per quelli già in stato molto avanzato»

La frenata del Superbonus 110 mette a rischio la conclusione dei lavori in 1.200 cantieri ancora aperti in altrettanti condomini del Veneto. Nel Vicentino si parla di 207 interventi non ancora conclusi e che difficilmente potranno esserlo entro la fine dell’anno. Non solo: la leva moltiplicatrice azionata dalla misura potrebbe portare a una flessione altrettanto importante una volta che il 110% sarà definitivamente archiviato.

L'allarme di Confartigianato Imprese Veneto

L’allarme arriva da Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto: in poco più di due anni, l’agevolazione ha cubato in regione oltre 9 miliardi di euro di investimenti, per rimodernare ed efficientare 54.302 edifici. E ai 9 miliardi diretti, ne vanno aggiunti altri 20 di ricaduta in settori produttivi collegati all’edilizia. «Manca un mese e mezzo alla fine dell’anno -afferma - Boschetto - e il problema dei cantieri condominiali che rischiano di non essere finiti in tempo potrebbe non essere il più grave. Stanno frenando bruscamente settori come i prodotti e materiali da costruzione, metalmeccanica e netallurgia, ma anche i produttori di beni durevoli per la casa e il trasporto. Il blocco contro il quale si sta per schiantare l’edilizia attiverà impulsi negativi che si rifletteranno e si amplificheranno nel sistema economico su moltissimi settori».

Il problema dell'efficientamento energetico per le famiglie povere

«Pur condividendo pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% - prosegue Boschetto - va aperta subito una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici, in particolare per le famiglie meno abbienti. Per recuperare i ritardi è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, causata dall’interruzione di migliaia di cantieri e dai relativi contenziosi».

Nel Vicentino l'effetto Superbonus è di 1 miliardo e mezzo

Nel Vicentino l’effetto del Superbonus si è tradotto in un miliardo e mezzo di euro, dei quali 658 milioni per interventi su condomini. La leva ha mosso in provincia oltre 3,4 miliardi di “ricaduta” sull’intero sistema casa. Ora con il tempo che scorre tanti edifici plurifamiliari rischiano di non concludere gli interventi nei termini richiesti per godere del beneficio prima che decada del tutto. «La proroga che noi chiediamo - dice Giovanni Lovato, presidente del sistema Edilizia di Confartigianato Imprese Vicenza - è per cantieri a uno stato di avanzamento lavori molto elevato e garantisce una volontà della committenza e degli esecutori molto precisa: quella di voler rendere gli immobili più efficienti in termini di consumi. Questi lavori potrebbero essere almeno il 70% di quelli commissionati. La normativa prevede la possibilità di tre pagamenti: il 30% di acconto, 30% a una fase avanzata e il restante a saldo. Se il committente dimostra di aver pagato le prime due rate, ciò certifica il buono stato di avanzamento ovvero che il lavoro previsto si sta avviando al termine. Riteniamo quindi, anche se i lavori si concludono nei primi mesi del 2024, ciò possa essere inserito nel novero delle proroghe».

Ci sono dei pericoli: «Purtroppo alcuni operatori stanno ancor oggi attivando cantieri anche in condomini importanti, confidando in maniera azzardata su una proroga e non considerando i rischi connessi a tale azzardo in particolare per la committenza. Tali comportamenti sono fortunatamente isolati e li riteniamo profondamente scorretti».

Gianmaria Pitton

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