«Quando la cultura riesce a raccontare la vita, anche nei suoi aspetti più drammatici, allora è possibile anche ricomprendere profondamente le vicende che attraversiamo come umanità ferita. Mi sembra questo il caso di “Cento domeniche”, l’ultimo film di Antonio Albanese, che narra una vicenda simile a quelle di tante persone del territorio vicentino. Anche le diverse espressioni culturali possono diventare luoghi di annuncio del Vangelo, oltre che di umana vicinanza». Il vescovo Giuliano Brugnotto commenta così l’annuncio delle proiezioni gratuite di “Cento domeniche”, realizzato dalle produzioni Palomar e Leo, che verranno proposte sabato 25 novembre in due sale cinematografiche, grazie alla sinergia tra la Vision Distribution, la Diocesi, “Noi che credevamo Associazione medio-piccoli risparmiatori” e “Associazione nazionale azionisti Banca Popolare di Vicenza”.
Il film e i crac bancari
Il film racconta la storia di Antonio che, volendo contribuire alle spese per il matrimonio dell’unica, amatissima figlia, scoprirà che la banca di cui è da sempre cliente nasconde qualcosa di strano.
Vicenza è stata scelta per queste proiezioni perché il film è ispirato alle vicende dei crac bancari che hanno pesantemente toccato il territorio vicentino e veneto, oltre che nazionale.
Il vescovo in sala
La proiezione principale, alla quale parteciperanno il vescovo Brugnotto ed il regista, sarà alle 10.30 al cinema Patronato Leone XIII, con un totale di 400 posti a disposizione dei prenotati. Seguirà un incontro moderato da Gian Antonio Stella, durante il quale Antonio Albanese ascolterà e dialogherà con il pubblico in sala. Per quanti non troveranno posto al Patronato Leone XIII, è previsto uno spettacolo alle 10 al Cinema Uci Luxe al centro commerciale Palladio (500 posti a disposizione). Antonio Albanese passerà a salutare il pubblico in sala al Palladio prima della proiezione.
Come prenotarsi
Le prenotazioni vanno effettuate al link Noichecredevamo.com/centodomeniche. «Finalmente un regista e attore che porta al grande pubblico una vicenda difficile da spiegare a parole: quella dei risparmiatori truffati - commenta Luigi Ugone, presidente e rappresentante legale di “Noi che credevamo” - Per fortuna abbiamo avuto una rivincita e dei rimborsi decisivi per riportare a casa quella dignità che ci era stata tolta addossandoci colpe che evidentemente non avevamo».
Anche Renato Bertelle, presidente dell’“Associazione nazionale azionisti Banca Popolare di Vicenza”, esprime soddisfazione per l’iniziativa: «Con questo film Albanese ha voluto non solo raccontare, ma anche partecipare alla straziante vicenda che ha rovinato l’esistenza di decine di migliaia di famiglie, distruggendone i risparmi dell’intera vita: mai vacanze, mai viaggi, mai ristorante per sé e per i propri figli. Molte di queste persone rivedranno nelle immagini la propria storia e rivivranno gli angoscianti momenti in cui si resero conto di essere stati depredati dei propri risparmi da coloro che avevano carpito coscientemente la loro fiducia».