<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza: la sentenza

Estorsione a Balotelli: condannato l'avvocato del sexy ricatto

La sentenza: due anni e tre mesi di reclusione al legale trevigiano Roberto Imparato e 80 mila euro di risarcimento danni.
Mario Balotelli in tribunale a Vicenza
Mario Balotelli in tribunale a Vicenza
Mario Balotelli in tribunale a Vicenza
Mario Balotelli in tribunale a Vicenza

Due anni e tre mesi di reclusione e 80 mila euro di risarcimento danni nei confronti della parte offesa, ovvero dell’ex centravanti di Inter, Milan, Liverpool e Nazionale (tra le altre) Mario Balotelli. È la sentenza pronunciata oggi (martedì 23 maggio) dal giudice del tribunale monocratico Claudia Molinaro nei confronti di Roberto Imparato, il legale trevigiano, difeso dall’avvocato Ernesto De Toni, ritenuto responsabile di una tentata estorsione ai danni del calciatore (ora in forza al Sion team della Super League svizzera) rappresentato dall’avvocato Enrico Baccaro. 

Il giudice (che ha indicato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza) con il suo pronunciamento ha accolto in toto la richiesta che era arrivata dalla procura che aveva, appunto, sollecitato per Imparato la pena di due anni e tre mesi di reclusione. Il legale trevigiano aveva domandato a Balotelli la somma di 150 mila euro per una brutta vicenda legata a un rapporto che il calciatore aveva avuto con una ragazza vicentina all’epoca dei fatti ancora minorenne. Dal canto suo “super Mario” si era costituito parte civile avanzando una richiesta di risarcimento danni di 200 mila euro. 

L’accusa

Secondo l’accusa la ragazza vicentina (con cui Balotelli aveva sempre raccontato e confermato di avere avuto dei rapporti consenzienti) spinta dall’avvocato Imparato aveva poi accusato il calciatore di averla violentata (il caso del presunto stupro era stato archiviato). Lo stesso Imparato però aveva minacciato l’attaccante di vendere la notizia ai giornali e in cambio del silenzio gli aveva chiesto la somma di 100 mila euro.

Leggi anche
Balotelli in aula: testimone al processo contro l'avvocato del sexy ricatto

«Imparato mi chiedeva soldi per non fare uscire quella falsa notizia - aveva raccontato Balotelli nel corso della sua testimonianza in aula resa il 27 maggio dello scorso anno - Io alla ragazza avevo chiesto scusa perché non ci sarebbe stato un futuro, ma non certo perché c’era stata violenza. Non c’è mai stata violenza; i rapporti che abbiamo avuto sono sempre stati assolutamente consenzienti. Io le ho detto che se stava facendo quello (ovvero di voler far uscire la falsa notizia dello stupro ndr) lo stava facendo solo per ledere la mia immagine, perché era tutto falso quello che raccontava».

Leggi anche
Parla Super Mario: «Sono solo bugie e l'ho denunciata»

Il processo

Nel corso del dibattimento che si è concluso con l’udienza di oggi (passaggio che era stato calendarizzato per consentire alle parti eventuali repliche che però non ci sono state) erano stati prodotti testi di messaggi e trascrizioni di colloqui telefonici, foto di profili Instagram, registrazioni e screenshot di Whatsapp. Tutto materiale che era stato raccolto dall’ufficio della polizia giudiziaria della procura nel corso delle indagini preliminari che si erano poi concluse con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Imparato.

Mentre la posizione della minorenne (anche lei indagata per tentata estorsione) era finita al vaglio della procura dei Minori di Venezia. Il dibattimento conclusosi oggi è stato un processo lungo e complesso che il giudice Molinaro, a un certo punto, aveva anche disposto venisse celebrato a porte chiuse. E invocando inoltre l’articolo 114 del codice di procedura penale, il magistrato aveva anche messo il silenziatore a tutto quello che sarebbe stato detto in aula. Oggi pomeriggio però la sentenza è stata pronunciata a porte aperte.

Leggi anche
Balotelli, il gip archivia le accuse di stupro su una minorenne vicentina

Le reazioni

Tramite il suo legale, l’avvocato Baccaro, Balotelli ha voluto far sapere la propria soddisfazione per la conclusione della vicenda: «Il mio cliente è soddisfatto che si sia stata fatta chiarezza una volta per tutte sulla vicenda e che sia stata accertata in capo a quali soggetti sia da attribuire la responsabilità penale». Non è invece arrivato nessun commento da parte della difesa di Roberto Imparato. Che, adesso, una volta depositate le motivazioni della sentenza emessa dal giudice Molinaro (novanta giorni è stato il termine fissato dal magistrato per depositare i motivi) potrà quindi decidere se, tramite il suo legale difensore, impugnare o meno il verdetto davanti alla Corte di Appello di Venezia. 

Matteo Bernardini

Suggerimenti