Hanno messo a segno una rapina nella notte, ma la loro fuga è durata poco. A rintracciarli, nascosti dietro ad alcuni cassonetti della spazzatura, sono stati gli agenti delle volanti che però non hanno potuto far scattare le manette essendo decorsi i termini per procedere all’arresto in flagranza. E così per due nigeriani è scattata l'ennesima denuncia.
La rapina
È successo la scorsa notte, poco dopo le 2. A chiedere aiuto al 113 è stato un 35enne di origine romena, che ha segnalato di essere stato rapinato in via Torino, a Vicenza, pochi minuti prima da due uomini, di origine straniera, verosimilmente del centro Africa, che gli avevano portato via il telefono cellulare e 70 euro in contanti. L'uomo, fortunatamente, non ha subito lesioni personali, ma è stato comunque trattenuto dai due malviventi che lo hanno rapinato per poi darsi alla fuga verso viale Verona. Ai poliziotti intervenuti tempestivamente in via Torino è stata fornita una dettagliata descrizione dei presunti responsabili, non solo in merito ai tratti somatici, ma anche all’abbigliamento indossato, con dovizia di particolari.
Le ricerche
In un primo momento le ricerche in zona hanno dato esito negativo. Tuttavia, più tardi, verso le 3.40, gli agenti transitando in via D'Annunzio hanno notato due uomini che, alla vista della volante, cercavano di nascondersi dietro ad alcuni cassonetti.
I due sono stati immediatamente intercettati e bloccati dai poliziotti, che hanno potuto constatare come il loro abbigliamento e le caratteristiche somatiche fossero perfettamente corrispondenti alla descrizione fornita qualche ora prima dall'uomo rapinato in via Torino. I due sono stati quindi accompagnati in questura per ulteriori accertamenti. La perquisizione attuata nei loro confronti ha consentivo di recuperare un bancomat risultato oggetto di furto nei giorni scorsi a Vicenza.
La denuncia
Essendo ormai decorsi i termini per procedere all’arresto in flagranza, i due sono stati denunciati per rapina e ricettazione. Si tratta, come detto, di due cittadini nigeriani (uno del 1992 e l’altro del 1996), entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Uno dei due, tra l'altro, risulta già gravato da un provvedimento di divieto di dimora nel comune di Vicenza, provvedimento chiaramente violato. Per questo è stato segnalato all'autorità giudiziaria con richiesta di un aggravamento della misura.