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Vicenza

Botte, spaccio e degrado. I residenti lanciano l'Sos e scatta la maxi-retata

Alcuni abitanti di via Catalani hanno inviato un esposto alla questura. Gli agenti hanno identificato venti persone e ispezionato diversi locali.
I poliziotti della questura impegnati nel controllo di alcuni documenti in via Catalani (COLORFOTO)
I poliziotti della questura impegnati nel controllo di alcuni documenti in via Catalani (COLORFOTO)
Vicenza, il blitz in via Catalani (COLORFOTO)

Spaccio di droga, liti e aggressioni. E ancora: biciclette di ogni marca e modello ammucchiate, rifiuti gettati per la strada, musica ad alto volume e schiamazzi sia di giorno sia di notte che disturbano la quiete dei residenti. Ieri sera (martedì 23 maggio), i poliziotti della questura di Vicenza si sono presentati nello stabile su tre piani in via Catalani a San Giuseppe, più volte finito alla ribalta delle cronache per episodi di criminalità e degrado. Assieme agli agenti c’erano anche la polizia locale e l’unità cinofila della guardia di finanza. L’immobile di proprietà di un privato, che un tempo era stato trasformato in hub per richiedenti asilo, da circa cinque anni ospita invece numerose persone di origini africane, soprattutto cittadini nigeriani, che ci abitano in affitto. 

Vicenza, il blitz delle forze dell'ordine in via Catalani (GONZATO)

L'esposto dei residenti e il blitz della questura

L’operazione di controllo straordinario del territorio è stata disposta dal questore Paolo Sartori, in seguito ai ripetuti interventi effettuati nel corso del tempo dalle pattuglie della questura, che nell’ultimo periodo si sono ulteriormente intensificati su richiesta dei residenti della zona. Alcuni di loro hanno inviato un esposto agli uffici di viale Mazzini nella speranza che la situazione possa migliorare perché denunciano una convivenza molto difficile. Complessivamente sono state identificate 28 persone, tutte di nazionalità straniera. L'attività ha poi riguardato anche altre aree del capoluogo, tra le quali Parco Città e la zona di Campo Marzo. 

Gli abitanti del quartiere: «Livello di degrado insopportabile»

«In questi anni abbiamo sopportato molte cose, la situazione è però giunta a un livello di degrado da noi ritenuto inaccettabile e insopportabile», afferma il portavoce dal gruppo di abitanti del quartiere, che ha chiesto l’anonimato per paura di ritorsioni. «Solo negli ultimi dieci giorni ho telefonato alla polizia quattro volte - prosegue -. Nell’immobile abitano al momento almeno trenta nigeriani, di giovane età, oltre la metà dei quali sono sicuro che non lavorino poiché c’è sempre più di una persona che sosta davanti all’abitazione o che va e viene in bici o monopattino a qualsiasi ora del giorno e della notte». E ancora: «Queste persone bivaccano per la strada di fronte alla loro abitazione per tutto il giorno, urlando. Buttano e lasciano rifiuti di varia natura, anche ingombranti, lungo la strada, che è pubblica. Accendono la musica alta la mattina e la lasciano accesa fino a mezzanotte. Con loro è impossibile parlare o ragionare, avendoci già provato durante gli anni». 

Le richieste al futuro sindaco

Oltre ad avere inviato un esposto alla questura, il gruppo di residenti intende chiedere un incontro alla futura amministrazione comunale «e forse faremo anche una raccolta firme, per essere sicuri che se ne discuterà in Consiglio comunale». Il portavoce conclude: «Il nostro obiettivo sarebbe, oltre a ottenere un’azione mirata da parte delle forze dell’ordine per risolvere eventuali attività criminali, quello di coinvolgere il Comune, invitandolo a fare pressione sul proprietario dell’immobile affinché mandi via, chiaramente con l’adeguato preavviso, queste persone che hanno creato una microcomunità totalmente staccata dalla realtà cittadina che sta attorno». Non è la prima volta che i residenti raccolgono firme da allegare a una petizione per chiedere di risolvere la situazione in questo spicchio di città. Già nel 2021 era stata portata avanti un’azione simile per interessare della vicenda palazzo Trissino. 

I precedenti in via Catalani

Nel corso degli anni le forze dell’ordine sono inoltre dovute intervenire numerose volte in quell’edificio. In una delle circostanze era stato arrestato uno dei membri di un’organizzazione criminale, composta da cittadini nigeriani, dedita al traffico di droga. Sempre per spaccio erano finiti in manette anche altri stranieri trovati abusivamente all’interno dello stabile di via Catalani. 

Valentino Gonzato

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