VICENZA.
Quattro anni fa, il suo nome era spuntato nell’ambito di un’indagine avviata in Liguria contro il traffico, soprattutto via internet, di pezzi d’avorio e di altri resti di animali in via di estinzione, e quindi protetti dalla convenzione internazionale Cites., (...)
Clicca qui per proseguire la lettura