<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
VICENZA

Colpivano al buio rapinando le vittime, un'anziana era finita a terra: due in carcere / VIDEO

La coppia seriale è stata protagonista di quattro diversi episodi in città
L'aggressione al bancomat

Hanno imperversato su Vicenza colpendo al buio e di notte. Spaventando i cittadini in quattro diverse occasioni. Ma ora sono in carcere. Nella rete della polizia sono finiti J.L. nigeriano classe ’92 e F.P., originario del Senegal, classe 79, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di alcune rapine avvenute nel centro di Vicenza tra il 4 marzo ed il 2 aprile.

Doppia rapina

In due distinte occasioni, in particolare, J.L., armato di un coltello con una lama lunga più di 40 cm, aveva minacciato due persone mentre prelevavano denaro contante da un bancomat in viale Verona. L’uomo, con l’aiuto di un complice, era riuscito a farsi consegnare nel primo caso 500 euro e nel secondo 600 euro. In entrambi gli episodi, al termine di una colluttazione con le vittime, i due malviventi erano fuggiti senza lasciare traccia.

L’anziana trascinata a terra

Alcuni giorni dopo, prima in viale Sant’Agostino e quindi in via Torino, i due malviventi avevano preso di mira una donna di origini peruviane e un cittadino rumeno.
Nel primo caso, alla donna erano stati sottratti un telefono cellulare ed 80 euro in contanti custoditi nella sua borsa, strappata dai due proprio mentre si trovava alla fermata dell’autobus. La vittima, nel tentativo di trattenere la borsa, era stata spintonata da uno dei due, cadendo al suolo e riportando lesioni al polso e alle gambe giudicate guaribili in 10 giorni.

Derubato alle spalle

Nel secondo episodio, J.L., di notte, in via Torino, aveva intercettato un uomo di origini romene e, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo aveva immobilizzato consentendo al complice, sopraggiunto alle spalle della vittima, di rovistare nelle sue tasche e di rubargli 70 euro ed un telefono cellulare.

Si nascondevano in un immobile abbandonato

I due, che si nascondevano in un immobile abbandonato in via Ferretto dei Ferretti, sono stati arrestati ieri, venerdì 12 e trasferiti nel carcere di Vicenza.
Nel corso dell’accesso al loro rifugio, inoltre, è stato identificato un altro cittadino extracomunitario (K.M., cittadino senegalese classe 96), del tutto estraneo ai fatti criminosi commessi dai “coinquilini” ma denunciato, in stato di libertà, in quanto non aveva ottemperato al foglio di via e al divieto di dimora nel capoluogo berico.

Le parole del questore

Legittima la soddisfazione del questore di Vicenza, Dario Sallustio. «A conclusione di questa complessa ed articolata attività investigativa, intendo esprimere il mio plauso ed apprezzamento per l’impegno ed il grande intuito investigativo dei poliziotti che hanno minuziosamente ricostruito diversi episodi criminosi, spesso compiuti in orario serale ed a notte fonda, da parte di soggetti estremamente pericolosi. Gli uffici investigativi della questura, magistralmente coordinati dalla locale Procura della Repubblica con cui si è instaurata una sinergia rapida ed efficace, sono riusciti ad assicurare alla giustizia due soggetti estremamente determinati nel delinquere che, se lasciati ancora liberi di agire, avrebbero sicuramente continuato a mettere a segno altri reati, con conseguente sempre più gravi». 

Suggerimenti