Sarà un anno scolastico caratterizzato dal segno meno. Meno alunni sui banchi e meno insegnanti disposti a salire in cattedra. Sono i dati che emergono osservando da un lato il calo demografico che a Vicenza nei 75 comprensivi e 38 istituti superiori si traduce in 1.122 alunni che mancheranno all’appello nelle prime (si passa dai 22.842 iscritti del 2022/23 ai 21.720 di quest’anno), dall’altro il moltiplicarsi di rinunce dei docenti molti dei quali rifiutano non solo le supplenze, ma perfino le cattedre di ruolo. Una realtà che i presidi stanno toccando con mano in questi giorni che precedono l’avvio delle lezioni.
50 classi dalla primaria alle superiori sono state “cancellate”
Per i circa 100 mila studenti vicentini ai blocchi di partenza la campanella suonerà nella maggior parte delle scuole cittadine mercoledì 13, fatta eccezione per alcuni istituti che giocheranno d’anticipo, vedi il Fogazzaro, il Fusinieri, il Lampertico che hanno spostato l’inizio a lunedì 11, modifica consentita dall’autonomia e dettata probabilmente dalla decisione di allungare qualche ponte. Diversi gli orari di ingresso mattutini a seconda delle classi, con momenti di accoglienza previsti soprattutto per i ragazzi delle prime.
Oltre 50 classi dalla primaria alle superiori sono state “cancellate” per effetto della denatalità che colpisce duro registrando tagli alle elementari (-25 classi), alle medie (-14) e alle superiori (-13).
E per i docenti non va meglio
Tasto dolente soprattutto per le supplenze che i sindacati stimano siano circa 3.000 a livello provinciale, frutto del reclutamento del personale precario inserito nelle Gae, le graduatorie ad esaurimento, nelle Gps, le graduatorie provinciali di supplenza che comprendono laureati con e senza abilitazione e nelle graduatorie di istituto dove gli aspiranti insegnanti si candidano scegliendo alcuni istituti precisi.
Il tallone d’Achille è la 027, matematica e fisica. «I vincitori di concorso sono pochi e trovare un insegnante di queste discipline è un’impresa - spiega Maria Rosa Puleo, dirigente del Fogazzaro dove sono 180 le ore complessive scoperte - molti che provengono dal Sud chiedono il part time in modo da poter tornare più facilmente a casa. Un problema anche coprire le maternità perché prima di accettare si aspettano le convocazioni del Provveditorato».
Supplenze, il tallone d’Achille sono matematica e fisica
Cattedre di matematica ancora vacanti anche al Quadri più alcuni spezzoni per un totale di 120 ore, fa sapere il vicepreside Diego Peron spiegando che la facoltà sforna pochi laureati. Le rinunce sono sempre più frequenti, perfino per i posti di ruolo. «Su due cattedre di matematica a tempo indeterminato, una soltanto è stata assegnata, l’altra andrà a supplenza - fa sapere la dirigente del liceo scientifico Lioy, Rossana Eberle - non so costa sta succedendo, ma la scuola non è più attrattiva per la complessità crescente del lavoro e i laureati scelgono di intraprendere altre carriere». Molti non rispondono nemmeno alle chiamate. «Una volta i supplenti avvertivano la scuola per dire che non accettavano l’incarico, adesso nemmeno si fanno vivi - aggiunge la preside - probabilmente capiscono che non si tratta più solo di insegnare, ma di supportare ragazzi che hanno situazioni pesanti di disagio».
Il portfolio digitale degli alunni e l'orientamento
Sulle nuove figure che dovranno curare il portfolio digitale degli alunni e il loro orientamento non si sa ancora nulla. La formazione si concluderà il 16 settembre, dopodiché i docenti che hanno seguito il corso dovranno decidere se accettare o meno questo ruolo inedito che comporta anche una retribuzione aggiuntiva che conterà anche in termini pensionistici. Quanti si metteranno in gioco diventando tutor di gruppi di alunni è tutto da capire per le scuole che attendono indicazioni dal Ministero.