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Vicenza

Cibi “killer”
in 6 mesi 200 casi
al San Bortolo

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Le uova sono considerate un alimento ad alto tasso allergizzante
Le uova sono considerate un alimento ad alto tasso allergizzante
Le uova sono considerate un alimento ad alto tasso allergizzante
Le uova sono considerate un alimento ad alto tasso allergizzante

VICENZA. Domenica sera Chiara, una ragazza pisana di 24 anni, è morta per uno shock anafilattico, forse per aver mangiato in un agriturismo una bruschetta contenente derivati di latte e uova, sostanze per lei proibite. In Italia ogni anno 40 persone restano vittime di allergie alimentari. Cresce il fenomeno dei cibi killer, in un paese in cui gli allergici ai cibi da predisposizione genetica sono oltre 2 milioni, il 3,5 per cento della popolazione. Pure Vicenza, anche se finora non si sono registrati casi estremi, rientra nella mappa delle città più allergiche ai cibi. Nei primi 6 mesi del 2018 i medici del pronto soccorso hanno salvato 26 persone colpite da gravi reazioni di tipo anafilattico. Labbra che si irrigidiscono, lingua che si ingrossa, gola che si gonfia, il cuore che batte sempre più forte. Tosse stizzosa, senso di oppressione, asfissia incipiente. Autentiche emergenze, contraddistinte da difficoltà respiratorie e crisi asmatiche. C’è poi un lungo elenco di reazioni più lievi. Ben 215 persone, sempre da gennaio a giugno, sono arrivate nel reparto di primo intervento perché in preda a manifestazioni di un certo rilievo: al primo posto orticarie diffuse su tutta la superficie del corpo per aver ingerito alimenti ad alto tasso allergizzante, come latte vaccino, uova, nocciole, arachidi, verdura, pesche, albicocche, crostacei, pesce, legumi, semi, grano, soia. La persona che sa di essere allergica dovrà portare sempre con sé il kit con la siringa e l’adrenalina, da iniettare, in base alle istruzioni d’uso, nel quadricipite femorale della coscia. «Una confezione – dice il dott. Corà – ha validità un anno. La formula è differente per l’adulto e il bambino». Si può acquistare in farmacia, consegnando la prescrizione del medico, e costa 90 euro. Ma se l’allergia è documentata, scatta l’esenzione. 

Franco Pepe

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