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Vicenza

Spaccio di droga, refurtiva e sesso: "viaggio" nelle case occupate sotto il cavalcavia

Gli abusivi si sono impossessati di due edifici di proprietà di Rfi che saranno abbattuti per la Tav. I residenti: «Via vai continuo di gente»
Le due case di proprietà di Rfi accanto al tracciato della ferrovia
Le due case di proprietà di Rfi accanto al tracciato della ferrovia
Cavalcavia Ferreto de Ferreti, viaggio tra gli abusivi (COLORFOTO)

Un ragazzo e una ragazza sbucano improvvisamente da dietro un angolo e rimangono sorpresi appena ci vedono. «Scusate, ma chi abita in queste case?», chiediamo. «Nessuno, verranno abbattute per la Tav», si affretta a rispondere la coppia. Che, però, subito dopo entra proprio in una di quelle abitazioni che dovrebbero essere deserte. E che, invece, sono state nuovamente occupate.

Via Ferreto de Ferreti

Via Ferreto de Ferreti, sotto il cavalcavia. Gli abusivi si sono riappropriati di due edifici di proprietà di Rfi, accanto ai binari, sgomberati un anno fa. Le porte non ci sono più e nemmeno le finestre, ma pare non rappresentare un problema soprattutto ora che le temperature rigide dell’inverno sono alle spalle. 

Sparsi per il cortile, che le erbacce stanno lentamente conquistando, ci sono una bicicletta nuova di zecca, alcuni giocattoli e dei materassi, ma soprattutto rifiuti di ogni genere. Non che all’interno delle due abitazioni regnino l’ordine e la pulizia. Anzi. Bisogna fare attenzione per non calpestare, tra le altre cose, siringhe, pezzi di vetro e qualche preservativo

All’ingresso della casa più vicina alla strada ci si imbatte subito in un televisore al plasma (rubato?) appoggiato alla parete. In cucina sono rimasti i mobili di chi un tempo viveva qui legalmente. Il lavandino e il piano cottura sono pieni di pentole, bicchieri e piatti sporchi, barattoli di cibo, bottiglie di alcolici e d’acqua vuoti. Spostandosi nella stanza affianco, in quella che un tempo doveva ospitare il soggiorno, ci sono due divani malconci con sopra una moltitudine di oggetti ammassati: borse, appendiabiti, sellini di bici (pure questi rubati?) e molto altro. Ci sono poi il bagno, dove spicca qualche prodotto per l’igiene personale e la pulizia, e la camera da letto con un materasso, coperte, un comodino e un tavolino.

Via vai continuo

Usciamo e decidiamo di affrontare anche la seconda abitazione, quella dove poco prima sono entrati i due giovani che si sono probabilmente appartati al piano superiore. Considerando che non erano sembrati particolarmente contenti della nostra presenza e che non è da scartare l’eventualità che possano aver avvisato gli altri occupanti, ci limitiamo a perlustrare solamente il piano terra. Anche qui le condizioni igienico sanitarie sono pessime e le mosche la fanno da padrone.

Alla fine usciamo e parliamo con alcuni residenti delle case vicine. «Sì, c’è un via vai continuo - riferiscono -. Ma finché non ci disturbano, non vogliamo problemi». 

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