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Tempo di Carnevale

Frittelle e crostoli salati: più 20 centesimi al pezzo

Costi in aumento rispetto a quanto si era registrato lo scorso anno
Frittelle: il prezzo quest’anno è salito fino a 20 centesimi in più l’una
Frittelle: il prezzo quest’anno è salito fino a 20 centesimi in più l’una
Frittelle: il prezzo quest’anno è salito fino a 20 centesimi in più l’una
Frittelle: il prezzo quest’anno è salito fino a 20 centesimi in più l’una

Cara frittella, quanto mi costi! Carnevale un po’ più salato quello del 2023. Si registra infatti un leggero rincaro per quanto riguarda i dolci tipici del periodo: le frittelle e i crostoli. Certo, ci sono anche attività che hanno deciso di garantire alla clientela gli stessi prezzi degli anni passati, ma la tendenza fa registrare un aumento medio di 10-20 centesimi al pezzo. Ecco dunque che per un chilo di “fritoe” bisogna avere nel portafoglio una quarantina di euro, mentre per acquistare una singola frittella si parla di circa 1,20 la piccola e di oltre 2 euro la grande. Un ritocco al rialzo legato non solo al costo delle materie prime (rispetto al 2022: olio di girasole +90 %, uova +75 %, zucchero +180 %) ma anche alle bollette più salate e agli affitti più cari.

Il rapido conteggio

Insomma, da una parte tutte le difficoltà con cui si ritrovano ogni giorno a combattere i titolari di pasticcerie e bar, dall’altra la capacità di spesa delle famiglie che con l'inflazione si è drasticamente ridotta. Così, facendo un rapido giro tra alcuni punti vendita del centro storico e del Vicentino, abbiamo raccolto qualche idea di prezzo: al Gran Caffè di corso Palladio le frittelle piccole vengono vendute a 1,20 l’una mentre le grandi a 2,50. Alla storica Triestina c’è solo il formato grande a 2 euro. Il Caffè Commercio divide le frittelle ripiene (90 centesimi) da quelle classiche (80 centesimi), il Caffè Natura di via Cesare Battisti non fa distinzione e mette tutte a 1,20, mentre Gardellin in centro città le propone a 2 euro nella versione maxi. La Pasticceria D.D.& D. di viale Camisano le vende a 35 euro al chilo, l’Eclair Pasticceria, sempre di viale Camisano, ha al banco i crostoli a 50 euro al chilo e le frittelle a 40. Babu Dolce e Salato di viale Trieste ha scelto di vendere la singola frittella a 1,10, mentre al chilo si viaggia sui 40 euro; stessa cifra anche alla pasticceria Poggiana in zona Ferrovieri.

Il punto

A parlare del simbolo gastronomico indiscusso delle giornate più trasgressive dell'anno, quello in grado di spazzare via panettoni e pandori, è Oliviero Olivieri, titolare dell’omonima pasticceria “Olivieri 1882” di Arzignano e presidente dei pasticcieri e dei gelatieri di Confartigianato Vicenza: «Per quello che mi riguarda è il quarto anno consecutivo che mantengo il costo delle frittelle invariato a 38 euro al chilo e a 1,10 la singola. Credo che i colleghi che hanno optato per un leggero rialzo si siano resi conto di aver avuto un prezzo troppo basso per il lavoro e i costi delle materie prime. Assieme all’energia, l’elemento più costoso nella creazione delle frittelle è l’olio di palma bifrazionato, che poi va anche smaltito correttamente. Negli anni l’acquisto di crostoli e frittelle è sempre più diminuito: a fine anni Ottanta per cinque persone si comprava un chilo di prodotto, adesso si arriva a due etti». 

 

Sara Marangon

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