«Sarà necessario un mese di rodaggio, ma nel frattempo nessuno studente resterà a piedi». Parola di Cristiano Eberle, presidente di Svt, il servizio di trasporto pubblico vicentino chiamato a reinventarsi dopo l’emergenza Covid. E se il futuro, Eberle ne è convinto, impone uno sforzo camaleontico per adattarsi alle nuove situazioni, mettendo in campo la massima flessibilità, è altrettanto pronto a garantire alle famiglie che, d’intesa con tutti gli enti coinvolti (Provincia, Ufficio scolastico provinciale e i singoli dirigenti) «sono stati messi in campo tutti gli sforzi necessari a offrire un servizio all’altezza dei bisogni», nonostante il limite di capienza ridotto all’80 per cento e nonostante la flessione, per il momento forte, del numero degli abbonati «Ma mancano ancora alcuni giorni e la tendenza, per i motivi più vari, non ultimo quello economico, è di fare l’acquisto all’ultimo minuto».
Eberle assicura che Svt ha fatto tutti gli sforzi necessari per far viaggiare i suoi utenti in sicurezza e garantisce che «non ci saranno aumenti dei biglietti e degli abbonamenti» (eventuali costi aggiuntivi conseguenza del dpcm saranno coperti con fondi statali), ma lancia anche un appello agli studenti: «Le mascherine sono obbligatorie, durante tutto il tragitto e consiglio anche di abbondare con l’igienizzante per le mani. Noi ci preoccuperemo di aerare i mezzi e di fare gli interventi di sanificazione».