VICENZA. Verrebbe da dire: «Scusate il ritardo». Era il 20 settembre 2016 e Alessandro Baricco e Jacopo Bulgarini d’Elci avevano dato appuntamento a vicentini e turisti il 3 marzo 2017 per la grande rivoluzione dell’Olimpico. «Ve lo faremo desiderare», aveva affermato il grande scrittore. E l’obiettivo, nonostante il riferimento dell’ideatore non fosse ai tempi ma ai contenuti del nuovo percorso narrativo, si può dire sia stato raggiunto. È stato necessario attendere un anno esatto. Ma ora, finalmente, quel progetto può diventare realtà. «La Sovrintendenza - annuncia il vicesindaco - ha dato il via libera». Il che significa che dal 3 marzo 2018 (se tutto andrà per il verso giusto) e per circa un anno si potrà vivere un’esperienza emozionale con luci, video e racconti all’interno del teatro.
Il progetto di Baricco e scuola Holden rivoluzionerà le visite all’interno dell’Olimpico, ponendo fine (in parte, come si vedrà) all’ingresso libero. Il visitatore sarà portato in un tragitto che si snoderà lungo il corridoio («Sistemato») e porterà poi all’odeo. «Qui ci saranno un orologio e un sipario - aveva spiegato il regista - e quando sarà il momento si apriranno le tende e si potrà accedere all’antiodeo. Il tutto avverrà con ordine, ogni trenta minuti». Nella stanza che attualmente ospita il bookshop «ci sarà uno schermo dove verranno proiettate immagini e video». Dopodiché ci si avvicinerà al teatro ma si dovrà percorrere prima il corridoio «che ricorderà il tunnel di accesso agli stadi con luci basse e audio di una sala gremita». Il visitatore salirà le scale e attraverso l’ingresso storico accederà al teatro dall’alto. Sarà un percorso in cui si andrà alla scoperta di storie, si ascolteranno voci, si guarderanno video e immagini. Un ruolo chiave lo giocheranno le musiche e le luci, soprattutto all’interno della sala. «Sarà ricostruita l’atmosfera del 1580», aveva assicurato Baricco.