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Vicenza

Bacino di viale Diaz vede il traguardo. «A giorni il collaudo»

Dal punto di vista idraulico l’opera è pronta a contenere eventuali piene. Bottacin: «L’area sarà utilizzata a coltivazione e l’acqua defluirà subito»
Le opere fondamentali per il funzionamento del bacino di viale Diaz sono ormai pronte
Le opere fondamentali per il funzionamento del bacino di viale Diaz sono ormai pronte
Il bacino di Viale Diaz (Colorfoto / Dalla Pozza)

È funzionante da qualche mese. Se le acque del Bacchiglione dovessero gonfiarsi fino a far temere per l’incolumità di Vicenza e dei Comuni che le stanno a sud, il bacino di viale Diaz sarebbe pronto: l’acqua in eccesso potrebbe defluire negli 80 ettari delle sue quattro casse di espansione e una golenale per un totale di 1,2 milioni di metri cubi. Una misura che dovrebbe essere sufficiente a proteggere la città, anche perché è inserita in un sistema di difesa più ampio.

L’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin lo aveva già anticipato al nostro giornale qualche mese fa e lo ha ribadito ieri durante un sopralluogo che ha avuto inizio alle 11 da strada di Lobia fino all’interno della grande opera da 18 milioni di euro: «È già funzionante - ha spiegato - Manca solo qualche opera accessoria che sarà terminata nei prossimi giorni ma tutto è pronto per il completamento».

«Con Vaia abbiamo registrato danni decisamente minori dal punto di vista idraulico rispetto al 2010 così come tra il 5 e il 6 dicembre 2020 con precipitazioni maggiori rispetto al 2010 e fenomeni più complessi da gestire rispetto al 2010 ma comunque non paragonabili a quanto accaduto 13 anni fa - il commento dell’assessore - Quest’area rimane esattamente così com’è, utilizzata per coltivazioni, fatto salvo quando gli argini non riescono a gestire la portata in eccesso rispetto a quanto sono in grado di fare. Si assisterà all’aumento del livello e, quando si arriverà al punto massimo, l’acqua in più andrà a invadere le aree circostanti in maniera controllata. Questo serve a preservare tutto ciò che sta a valle, non solo la città di Vicenza. Sarà un “parcheggio temporaneo” per l’acqua che defluirà subito»

«Il collaudo effettivo sarà alla prima piena ma non quello amministrativo - prosegue - In Veneto abbiamo già realizzato cinque bacini di laminazione con esiti positivi. Quando si realizzano questi progetti, il cittadino non percepisce immediatamente l’utilità delle opere mentre per gli addetti ai lavori che dormono con un occhio aperto quando piove è diverso. Stiamo terminando altri quattro bacini, tra cui questo e quello sull’Orolo e entro fine anno ne appalteremo altri. Abbiamo investito 1,5 miliardi».

Il collaudo ufficiale, secondo i responsabili di cantiere, sarà mercoledì. Questo perché le opere strutturali sono pronte ma trasporto e montaggio del materiale elettrico deve essere concomitante per evitare furti. Il sindaco Giacomo Possamai ha commentato: «A maggior ragione in questi giorni in cui siamo tutti colpiti da quello che è successo in Romagna, vale ancora di più il fatto di mettere in sicurezza in territorio. Sono passati 13 an- ni dalla grande alluvione del 2010. Oggi Vicenza è più sicura, non è ancora sicura. Il bacino di viale Diaz è un tassello importante. Bene che la Regione abbia proceduto».

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Karl Zilliken

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