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Vicenza

Sono 80 mila al test di medicina. La prima viene dal liceo Quadri

di Anna Madron
L’ex studentessa del Quadri è risultata prima in Italia nei test di ammissione: ha scelto Padova «Non ci credevo»
La prova Studenti impegnati in un test per accedere alla facoltà di Medicina ARCHIVIO Al primo posto Arianna Vicari  in testa alla classifica
La prova Studenti impegnati in un test per accedere alla facoltà di Medicina ARCHIVIO Al primo posto Arianna Vicari in testa alla classifica
La prova Studenti impegnati in un test per accedere alla facoltà di Medicina ARCHIVIO Al primo posto Arianna Vicari  in testa alla classifica
La prova Studenti impegnati in un test per accedere alla facoltà di Medicina ARCHIVIO Al primo posto Arianna Vicari in testa alla classifica

Quando ha visto i risultati non voleva crederci. Eppure il suo nome era lì, in testa alla graduatoria nazionale composta da 80 mila aspiranti medici. Arianna Vicari, studentessa vicentina di 19 anni, ha tagliato il traguardo del test di medicina piazzandosi prima nella classifica generale del Tolc Med pubblicata online il 5 settembre scorso. «Sono rimasta scioccata - ammette- ho scorso più volte l’elenco con tutte le posizioni per convincermi che era proprio vero».

Una sfilza di quiz in novanta minuti per 80 mila candidati

Una soddisfazione immensa e un’emozione difficile da controllare considerato che l’accesso alla facoltà rappresenta da sempre uno scoglio tutt’altro che semplice da superare per via della sfilza dei quiz che abbracciano diverse discipline scientifiche e del tempo a disposizione, novanta minuti che richiedono sangue freddo e grande concentrazione. Insomma una selezione di quelle toste, che mettono alla prova le competenze, ma soprattutto i nervi dei candidati, molti dei quali si vedono sfuggire per un pugno di punti la possibilità di indossare il camice bianco.

Il primo posto assoluto

Per Arianna non sarà così e il primo posto assoluto le spalancherà le porte dell’Università di Padova, la sede che aveva indicato come prima scelta al momento di iscriversi al test che quest’anno ha seguito nuove regole. A cominciare dalla doppia sessione di aprile e luglio e dalla facoltà lasciata agli studenti di svolgere entrambe in una qualsiasi università italiana. In tutte e due le prove, una affrontata a Padova e l’altra a Verona, la studentessa vicentina è volata in alto ottenendo la prima volta un punteggio equalizzato di 72,02 e la seconda di 82,07 al 100° percentile.

Ex alunna brillante del liceo scientifico Quadri, indirizzo tradizionale, Arianna ha sfruttato le conoscenze acquisite con la curvatura biomedica, il progetto didattico promosso dall’allora dirigente Paolo Jacolino per gli studenti che una volta concluso il quinquennio sono intenzionati a frequentare le facoltà sanitarie, in particolare medicina, biologia, biotecnologie, farmacia, chimica e tecnologie farmaceutiche.

«Sono sempre stata appassionata di queste discipline, ma è durante le lezioni di approfondimento dei docenti interni e di alcuni medici dell’ospedale di Vicenza che mi si sono chiarita le idee e ho deciso che la scelta dopo il diploma sarebbe caduta su medicina - racconta Arianna che si è preparata al test studiando da sola - Non ho seguito nessun corso propedeutico. Mi sono limitata ad acquistare alcun testi con i quiz dell’esame e ripassare in modo scrupoloso le materie che avevo studiato a scuola».

Ha risposto a tutte le domande senza troppa difficoltà

Una volta terminato l’esame e consegnato il foglio alla commissione, le prime impressioni sono buone, anzi ottime. «C’erano domande di cultura generale e comprensione del testo e poi di biologia, chimica, fisica, matematica e logica - spiega - ho risposto a tutte senza troppe difficoltà, solo in biologia ho dovuto indugiare un po’, più che altro perché ero meno preparata dato che l’indirizzo che ho frequentato a scuola prevede un numero di ore inferiore rispetto ad esempio al corso di scienze applicate. In ogni caso mi reputo fortunata perché alcuni quiz di cultura generale riguardavano la storia che è una materia che mi è sempre piaciuta moltissimo», precisa Arianna che, come tutti i suoi coetanei, a partire dalla seconda ha vissuto gli anni turbolenti della pandemia in un’alternanza di presenze sui banchi e lezioni a distanza, mascherine in classe e regole rigide da osservare.

«Probabilmente i programmi ne hanno un po’ risentito, ma in quel periodo è stato così per tutti e alla fine siamo riusciti a raggiungere ugualmente una buona preparazione», prosegue la studentessa che si definisce una lettrice seriale di fantasy, thriller, romanzi storici e che il 2 ottobre prossimo inizierà a frequentare le lezioni a Padova insieme ad alcuni suoi compagni di scuola che hanno superato il test. «Per adesso non sono spaventata - conclude - so che la facoltà è impegnativa e 6 anni di università sono lunghi, ma ci metterò tutta me stessa per arrivare alla laurea. La specialistica? Adesso non è tra i miei pensieri, vorrei però lavorare in ospedale».

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