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Verso il voto

Svelata "La Comune". «Nidi gratis per i deboli»

La lista che sostiene la candidata Annarita Simone. È l'unica donna che corre per palazzo Trissino

Il saluto con il pugno chiuso al momento della foto di gruppo non lascia spazio ai fraintendimenti sulla loro collocazione politica e la rivoluzione per Vicenza che i "compagni" hanno in mente tocca tre priorità che Annarita Simone, l'unica candidata sindaca donna di queste elezioni comunali, sintetizza così: «Aiuti alle famiglie in difficoltà, attenzione agli anziani e aiuti a chi non ha la casa». In altre parole: spazio ai più deboli. "La Comune", che è la lista unitaria formata da Unione Popolare insieme a Pci e Partito del Sud, svela i nomi dei suoi candidati consiglieri al Mercato nuovo.

Il sabato è giorno di mercato e tra i banchetti classici spuntano anche quelli elettorali. Nel giro di pochi metri si incrociano il candidato sindaco dei Cinque stelle Edoardo Bortolotto, quello di Rigeneriamo Vicenza Lucio Zoppello, ci sono i gazebo della Lega e Coalizione Civica. Ma ieri l'attenzione è per "La Comune" che ha ufficializzato i 25 nomi della sua lista: al primo posto c'è il segretario di Unione Popolare Enrico Zogli, poi Rita Carmela Romeo, Giacomo Isaia Marcon, Irene Rui, Matteo Munari, Valentina Pellichero, Stefano Matteo Nicoli, Inessa Baldin, Filippo Romeo, Silvia Stecchetti, Marco Fanton, Giovanna Merola, Alessandro Fogagnoli, Franca Bassanese, Manuel Spagnolo, Edvige Xompero, Alessandro Vittadello, Paola Melchiori, Renzo Pietribiasi, Anna Toniato, il segretario del Prc Roberto Fogagnoli, il segretario dei Comunisti Italiani Giorgio Langella, Marcello Limoli, Tiziano Mistrorigo, Renato Comito. E poi c'è lei, Simone, 46 anni, operaia, sindacalista, mamma di tre figli, che è l'unica voce femminile di queste elezioni comunali ed è una voce di sinistra-sinistra: no alla Tav, lotta al lavoro precario, lotta agli appalti, stop alle lunghe liste d'attesa negli ospedali, accoglienza dei migranti. Ma non solo: «Vogliamo aiutare le famiglie e le fasce più fragili rendendo gratis gli asili nido e assicurando contributi per l'affitto, le rette, le bollette, la spesa. Pensiamo anche di abbattere il costo degli abbonamenti dei mezzi pubblici per studenti».

Attenzione anche agli anziani

Riflettori puntati anche sugli anziani: «Molti di loro vivono soli, non possiamo abbandonarli: chi non ha un lavoro potrebbe essere assunto per assistere, anche nelle piccole cose, gli anziani». E per chi non ha casa l'idea, con buona pace del libero mercato, è questa: «Pensiamo al centro città, ad esempio, che si è spopolato: i prezzi per viverci sono troppo alti, vanno imposti prezzi degli affitti e delle vendite più bassi. E pensiamo anche che i negozi debbano stare chiusi la domenica, è una questione di dignità del lavoro». Spazio anche all'ambiente: «Vogliamo creare dei tavoli permanenti con le associazioni ambientaliste e le scuole. Serve un piano di "rimboschimento" della città».

Roberta Labruna

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