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Il caso

Aeronautica e nonnismo: sergente va a processo

di Diego Neri
Una sergente vicentina è a processo per presunti atti di nonnismo
Una sergente vicentina è a processo per presunti atti di nonnismo
Una sergente vicentina è a processo per presunti atti di nonnismo
Una sergente vicentina è a processo per presunti atti di nonnismo

Una sergente vicentina dell’aeronautica militare a processo per nonnismo. Inizierà stamattina davanti al tribunale di Latina il dibattimento a otto sergenti del 70esimo stormo, accusati di violenze nei confronti dell’allieva pilota Giulia Schiff, giovane veneziana, che dopo aver denunciato di aver subito abusi è stata espulsa dalla stessa aeronautica per “assenza di attitudini professionali e militari”, con un provvedimento confermato di recente anche dal Consiglio di Stato.

Fra coloro che avrebbero compiuto abusi sulla giovane, e che devono rispondere di violenza privata, c’è anche la giovane vicentina Ida Picone; con lei gli imputati sono Andrea Angelelli, di Lecce, Leonardo Facchetti, bresciano, Joseph Garzisi, di Frosinone, Luca Mignanti, di Viterbo, Matteo Pagliari, di Macerata, Andrea Farulli, di Milano, e Gabriele Onori, di Tivoli. Le difese sono però pronte a dare battaglia per dimostrare che non sono stati commessi reati ma è stata semplicemente rispettata la tradizione dell’Arma Azzurra.

 

I fatti contestati sarebbero avvenuti a Latina il 7 aprile 2018, giorno del battesimo del volo per Schiff; la giovane aveva diffuso anche un video, in cui si vede che veniva colpita con cento frustate, spinta contro l’ala di un aereo e poi buttata in una piscina. «Mi aspetto che il tribunale di Latina accerti e valuti con attenzione i fatti - ha dichiarato l’avv. Michela Scafetta, che esclude atti di nonnismo - e che la realtà oggettiva e concreta venga fuori anche in questa sede». 
Per la difesa, quanto accaduto non sarebbe altro che un rito di passaggio, che generalmente i giovani non devono l’ora di vivere: è il passaggio, nel gergo dell’aeronautica, da pinguino ad aquila. E, quel giorno, il rituale aveva riguardato tutti gli allievi che avevano superato il corso. «Se Schiff non avesse voluto sottoporsi avrebbe potuto dirlo».

Diametralmente opposta la ricostruzione della veneziana, tutelata dall’avv. Massimiliano Strampelli: secondo quanto denunciato, e ora contestato dalla procura, gli 8 imputati, dopo averla sollevata da terra e tenuta ferma, l’avevano colpita, fatta sbattere e gettata in piscina, mentre lei piange e urla “mi fate male”.

Il sergente Picone sarebbe stata fra coloro i quali avrebbero compiuto quegli atti, per i quali ora dovrà difendersi con i suoi colleghi, che si sono visti tutti bloccare la carriera per questa vicenda. Ma è convinta di dimostrare la sua innocenza. 

 

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