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Verso le elezioni

Valdagno, il centrodestra ha deciso: il candidato sindaco è Burtini

FdI, Fi e Lega attaccano Borgo e Peretto. «Nessun altro in lizza può arrogarsi il diritto di rappresentare la nostra area politica»

Il fronte è unito «per arginare il centrosinistra». L'annuncio è arrivato, ieri, nella sede elettorale di Alessandro Burtini dai tre partiti Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La convergenza dunque è stata trovata. Anzi. Non ci sarebbero mai stati dubbi sulla scelta rispetto agli altri due candidati alla poltrona di sindaco di Valdagno che si sono dichiarati di centrodestra, ovvero Luigi Borgo e Roberta Peretto.

In via Lodovico Festari, ieri, si respirava già un'aria di festa, come sottolineato dai referenti locali dei partiti, Ivan Storti legato elettorale e Marco Cornale segretario della sezione cittadina della Lega, Vittorio Vencato di Forza Italia e Guido Asnicar di Fratelli d'Italia avendo «raggiunto un obiettivo fondamentale». A confermare il sostegno alla lista "#Burtini sindaco" anche le senatrici Mara Bizzotto, Erika Stefani e i consiglieri regionali Marco Zecchinato e Silvia Maino della Lega.

«Siamo davanti a un centrodestra che si unisce e si compatta anche grazie al grande lavoro di Ivan Storti - ha esordito Burtini -. Sono un uomo, un marito, un padre, sono cristiano, ingegnere, insegnante e nutro una profonda passione per la politica che mi è stata trasmessa da mio padre con il valore di mettersi al servizio della comunità». Dieci anni all'opposizione in Consiglio «con poche soddisfazioni e tanti impegni che mi hanno fatto maturare come persona e politico - ha aggiunto il candidato -. Valdagno è oggi a un punto di svolta dopo un'era iniziata trent'anni fa con Lorenzo Bosetti che, se ha avuto grandi energie, ha anche consegnato la città alla sinistra e quell'iniziale vigore ora è ridotto ad un lumicino».

A salutare l'unione c'è lo slogan "Valdagno non può più aspettare". «Chi si improvvisa sindaco non può usare il tempo per capire dove si trovano gli uffici - ha proseguito Burtini -. Occorre affrontare la sfida di reperire fondi sovracomunali per gli importanti obiettivi che ci siamo dati. La convergenza delle tre anime del centrodestra è stata condivisa già mesi fa per poi studiarne i dettagli. Inutili i tentativi di alcuni di impadronirsi della scena che lasciamo a chi ha tempo da perdere. Abbiamo anche cercato di unire chi sosteneva di condividere i nostri valori, ma senza riuscirci perché hanno preferito mettere l'ambizione davanti al bene della città». Il riferimento è a Borgo e Peretto che hanno dichiarato di incarnare i valori del centrodestra cercando l'appoggio delle tre forze partitiche.

«Ad amministrare Valdagno non si diventa ricchi - ha commentato Paolo Borchia, eurodeputato della Lega -. Ci si rimette tempo per la famiglia, lo svago e la professione. Candidarsi è un atto d'amore verso la comunità. Oggi lo fa Burtini con un'esperienza che arriva dal territorio e dalla sua economia. Dopo 30 anni non è una candidatura contro qualcuno, ma per Valdagno. Siamo all'anno zero del cambiamento». Per Rossella Olivo, vicesegretaria provinciale di Forza Italia, «essere sindaco, e lo dico perché lo sono stata, vuol dire essere presente 24 ore su 24, rispondere alle esigenze di tutta la comunità e non solo di chi ti ha votato. Si viene eletti andando casa per casa a chiedere i voti. Abbiamo puntato ad avere un centrodestra unito perché così si vince ed è ora di dare una svolta». E poi il sostegno di Fratelli d'Italia con il segretario provinciale Silvio Giovine: «Siamo di fronte ad un'opportunità storica per lasciare alle spalle la sinistra che ha amministrato male per 30 anni e che ora è frazionata. Abbiamo avuto un approccio costruttivo per non consegnare la città alle sinistre e per portare il buon governo del centrodestra. C'è ancora tempo per presentare le liste - ha concluso - e ci auguriamo si possa creare un fronte comune». Quasi un invito a Peretto e Borgo a ripensarci. «Da settembre abbiamo lavorato per questo risultato ed a gennaio avevamo gettato le basi - hanno concluso Storti, Cornale, Vencato e Asnicar -. Con Peretto già a novembre i discorsi erano chiusi. Con Borgo era impossibile una sintesi: è uscito dalle primarie con persone del centrosinistra. Da domani (oggi per chi legge, ndr) nessuno, al di fuori di questa sede, si arroghi il diritto di dichiararsi di centrodestra».

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