<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
VALDAGNO

La casalinga anti-politica. Suoi i manifesti contro il voto

Loretta Faccin, 63 anni, ha pagato le locandine a Novale: «Delusa da tutti che siano in maggioranza o in minoranza»
Casalinga anti-politica Loretta Faccin e uno dei manifesti MOLINARI
Casalinga anti-politica Loretta Faccin e uno dei manifesti MOLINARI
Casalinga anti-politica Loretta Faccin e uno dei manifesti MOLINARI
Casalinga anti-politica Loretta Faccin e uno dei manifesti MOLINARI

«Tra i due litiganti, il terzo gode. Tra destra e sinistra vai a vedere che vince l’astensionismo?». A ipotizzarlo, e in qualche modo ad augurarselo, è Maria Loretta Faccin, 63 anni, casalinga di Valdagno.

I manifesti anonimi

È lei l’autrice dei manifesti anonimi comparsi, fino ad ora solo, a Novale ma che sembrerebbero l’inizio della sua personale campagna “Io non voto”.
Manifesti che hanno incuriosito più di qualcuno visto che, pur riportando un indirizzo generico email in calce, non sono firmati con nome e cognome ma riportano il timbro della tassa di affissione. Si tratta di manifesti che evidenziano un senso di scoraggiamento nei confronti della politica, senza accusare qualcuno in particolare.
Faccin non ce l’ha con le persone, piuttosto con il modo che la politica ha di affrontare, o meno, i problemi.

«A Valdagno, dopo dieci anni della stessa amministrazione e di un’opposizione inesistente, ci ritroviamo sempre peggio. Mi sento maltrattata e vorrei sapere quanti altri cittadini hanno la mia stessa percezione. Per questo invito a dimostrare il proprio dissenso esponendo cartelli con la scritta “Io non voto” - ha spiegato Faccin -. Abito ai Ruari, un borgo con edifici anche del 1700, per il quale abbiamo chiesto più volte interventi di riqualificazione ma nessun esponente politico, sia di maggioranza che di opposizione, ha mai mosso un dito».

«Politica immobile»

Una presa di posizione, quella di Faccin, che nasce da una visione di «immobilismo da parte della politica». Ed è per questo che ha deciso che alle prossime elezioni amministrative di giugno non andrà a votare. E per dirlo, a chiare lettere, ha anche pagato la tassa di affissione del suo manifesto contro la politica in generale. In questo modo ha garantito che la sua protesta, civile, abbia anche l’autorizzazione.

Niente voto e, dunque, la soluzione ai problemi sarebbe l’astensionismo? Non ha dubbi la 63enne. «Vorrei provocare una reazione dei politici. A giugno non voterò. Starò a vedere cosa faranno l’amministrazione e l’opposizione, di qualunque colore politico saranno, nel prossimo mandato».

Ma allora quale “ricetta” serve per un buon governo?

Anche in questo caso Faccin ha la sua proposta. «Valdagno ha bisogno di politici che ascoltino, che vadano nei quartieri e tocchino con mano le esigenze degli abitanti, che facciano uscire dagli uffici i tecnici per controllare, passo dopo passo, l’andamento dei cantieri. Insomma di politici dal volto umano e questa politica sicuramente non ce l’ha».
Un messaggio arrivato sotto gli occhi del sindaco Giancarlo Acerbi che ha invitato Faccin ad un confronto: «In qualunque modo la pensiamo, andiamo a votare - replica il primo cittadino -. Non lasciamo che gli altri decidano per noi». Tirata in ballo anche l’opposizione, il capogruppo consiliare Alessandro Burtini ha commentato: «Votare è un privilegio e un dovere morale essenziale».

Eppure Faccin ha ancora qualche dubbio

«Nel vicino attraversamento pedonale in via Pasubio che porta alla ciclabile hanno perso la vita, in poco più di un anno, due nostri concittadini e non si è pensato di mettere due dossi che rallentino la velocità posizionando un cartello illuminato che non risolve il problema». 

E l’elenco delle insoddisfazioni è lungo: dalla mancanza di spazi ricreativi ed eventi per gli anziani all’assenza di iniziative come «la “Notte bianca” di Recoaro e Cornedo» e così «ai giovani resta la quindicina di bar da piazza Roma a piazza Dante».

«Certamente rispetto le sue idee e le sue opinioni. Tuttavia nelle sue parole ho trovato inesattezze e imprecisioni. La invito a contattarmi per un confronto aperto e trasparente», ha replicato il sindaco Acerbi. «Votare - aggiunge il capogruppo dell’opposizione consiliare Burtini - è un diritto ottenuto con i sacrifici di chi ci ha preceduto e ha lottato per un futuro democratico. Ogni voto è cruciale e può contribuire a cambiamenti significativi».

Veronica Molinari

Suggerimenti