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Elezioni 2024

Vadagno, Burtini ritenta la sfida con il centrodestra

Dopo 10 anni nei banchi dell'opposizione e un'elezione mancata per 317 voti, ora si rimette in gioco Alessandro Burtini, 37 anni, insegnante
Il candidato sindaco Alessandro Burtini civico, sostenuto dal centrodestra (V. Molinari)
Il candidato sindaco Alessandro Burtini civico, sostenuto dal centrodestra (V. Molinari)
Il candidato sindaco Alessandro Burtini civico, sostenuto dal centrodestra (V. Molinari)
Il candidato sindaco Alessandro Burtini civico, sostenuto dal centrodestra (V. Molinari)

Esce allo scoperto il candidato del centrodestra alla carica di sindaco. Dopo 10 anni nei banchi dell'opposizione e un'elezione - quella delle ultime amministrative - mancata per 317 voti, ora si rimette in gioco Alessandro Burtini, 37 anni, insegnante laureato in ingegneria edile. Dopo cinque anni ci riprova.

Cosa l'ha spinto a rimettersi in gioco per la poltrona di primo cittadino?

Sono stato mosso dalla passione per la politica e per l'amministrazione pubblica, alimentata da più di dieci anni di dedizione come consigliere. Il mio obiettivo è realizzare un cambio di passo deciso e necessario, basato su azioni concrete e competenza approfondita. La mia visione si fonda su un approccio pragmatico e su una leadership competente, supportata da una squadra rinnovata e allargata.

Per una manciata di voti, nel 2019, non è riuscito a interrompere 30 anni di governo di centrosinistra. Cosa non ha funzionato?

Il mondo del centrodestra allora non era stato compatto fin dall'inizio e il successo del primo turno unito all'allargamento della coalizione ha indotto a credere che al ballottaggio i giochi fossero fatti, facendo mancare circa 1.500 valdagnesi al voto decisivo.

Perché questa volta dovrebbe andare diversamente?

Sono cresciuto e attorno a me c'è una squadra che mi riconosce qualità e competenze maturate in questi anni. Saremo in grado di fare la differenza dal giorno dopo le elezioni.

Tra gli alti candidati Luigi Borgo, Maurizio Zordan e Michele Vencato chi considera il suo competitor?

Credo Zordan perché ha un profilo di novità pur essendo di sinistra. Le scorse amministrative era nelle liste che hanno appoggiato il sindaco Giancarlo Acerbi, quindi, in realtà il cambiamento è solo una parvenza. Soprattutto non ci si improvvisa sindaco.

Cosa non ha digerito del governo Acerbi?

La mia storia in consiglio comunale testimonia un impegno costante nel sollevare questioni critiche nei confronti dell'amministrazione attuale. Ora, è il momento di adottare un approccio proattivo, mirato a identificare i problemi, ma soprattutto a realizzare soluzioni efficaci. La mia idea è chiara: avanzare con determinazione, ponendo le basi per un'amministrazione dinamica, responsiva e sempre orientata al benessere dei cittadini.

E cosa invece ha apprezzato?

Certamente la riqualificazione di viale Trento, inserita anche nel mio programma del 2019 che, però, si distingueva per approccio, dettagli operativi e tempistiche. La mia proposta era fondata su un'analisi approfondita e un dialogo con la comunità per interventi che migliorassero l'estetica e rispondessero in concreto alle necessità di mobilità, sicurezza e qualità della vita dei residenti.

Civico o partitico? Quali sono le liste che la sostengono?

Sono appoggiato dalla civica "#BurtiniSindaco". Parallelamente, sto collaborando intensamente con le correnti del centrodestra con l'obiettivo di rafforzare la mia candidatura attraverso un ampliamento della coalizione per una proposta coesa che incarni i valori e le visioni del centrodestra.

Ha già pronta la squadra in caso di vittoria?

Sono sorretto da un gruppo eccezionalmente qualificato che condivide la mia dedizione a servizio della comunità e che possiede competenze e capacità indispensabili per affrontare le sfide che ci attendono.

Quali sono le priorità che affronterebbe e come vede la città oggi?

Maggiore attenzione alle contrade e alle frazioni, il rilancio del centro storico, una connessione costante con le associazioni locali e l'ammodernamento degli impianti sportivi. Valdagno è un vero e proprio gioiello che ha bisogno di una guida capace di agire fin da subito, perché "Valdagno non può più aspettare".

Veronica Molinari

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